Internazionalizzazione imprese
La scoperta, valutazione ed esplorazione delle opportunità imprenditoriali offerte dal mercato internazionale, caratterizzato dalla globalizzazione e dalla scomparsa dei confini tra Paesi, impone un’evoluzione del modo di fare business ed un adattamento dei profili aziendali e delle strategie imprenditoriali al fine riscuotere successi anche eventualmente nelle nicchie di mercato più lontane e sconosciute. Significa, in molti casi, stante la velocità con cui si stanno accentuando le interdipendenze tra i mercati, riuscire a sopravvivere.
Passo fondamentale, dunque, è la meditata scelta del mercato estero ottimale, seguita dall’ organizzazione una struttura aziendale da cui derivi la migliore qualità possibile dei prodotti, anche attraverso la predisposizione di nuove linee, grazie ad un dipartimento, esterno od interno, di ricerca e di sviluppo, di marketing internazionale e di altre strutture di supporto: le compagnie più flessibili sono quelle che “aggrediscono” con successo il mercato mondiale e sono quelle che con maggiore probabilità intraprenderanno il percorso di internazionalizzazione.
Ecco, in sintesi, il processo di internazionalizzazione su cui lo Studio Legale Di Vizio & Venezia vi seguirà step by step :
Studio del mercato estero
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Esplorazione delle opportunità di tale mercato
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Valutazione della capacità del complesso aziendale di soddisfare le esigenze del mercato estero
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Predisposizione degli opportuni correttivi all’organizzazione dell’attività d’impresa, anche attraverso la creazione di aggregazioni e sinergie con altri imprenditori appartenenti alla medesima filiera produttiva |
Vera e propria attività di export diretta a Paesi con mercati simili a quello locale |
Eventuale esplorazione di mercati più lontani.
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In ognuna di tali tappe può essere utile rivolgersi “ face to face ” all’Ufficio Business Europa (UBE), business unit dell’impresa, gestita dall'Ufficio Legale Di Vizio & Venezia in outsourcing ed affidata ai nostri professionisti esperti che siano in grado di individuare, tra l’altro, partner commerciali, catturandone l’efficienza “statica”, utilizzando minori costi di lavoro o esplorando l’innovazione di altre imprese e stringendo alleanze con un fornitore innovativo. Attraverso la gestione delocalizzata di una o più attività della catena produttiva si alleggerisce, infatti, la struttura aziendale rendendola più funzionale e meno complessa, più simile ad una azienda che fa commercio, riducendo i costi con stimolo per l’innovazione.
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