Derattizzazione
DERATTIZZAZIONE I roditori sono mammiferi molto pericolosi, poiché, oltre ad arrecare gravi danni economici ad attività commerciali gestite dall’uomo (vedi aziende, ristoranti, negozi, ecc.), sono, loro malgrado, vettori di gravissime malattie infettive. Infatti, i roditori sono potenzialmente in grado di contrarre le più svariate malattie, in quanto le loro abitudini li portano nei luoghi più svariati e soprattutto in quelli più sporchi e malsani. Ricordiamo per esempio in passato il livello esponenziale di diffusione della peste (trasmessa dai roditori all’uomo).
Tra le ipotetiche gravi malattie trasmissibili dai roditori: la spirochetosi emorragica, la trichinosi (di cui principalmente si ammala il ratto per trasmetterla in seguito al maiale).
I roditori possono inoltre infettarsi l’uno con l’altro tramite il cannibalismo o tramite le punture delle pulci. La maggior parte dei roditori presenti nei paesi industrializzati è in grado di riprodursi massicciamente già a partire dai 2 mesi di vita e ciò in qualsiasi periodo dell’anno, per cui considerando che la loro gestazione dura in media solamente 21 giorni, e che ad ogni parto possono nascere da 2 a 8 piccoli, potete immaginare a quali gravi conseguenze può portare l’infestazione murina.
Metodologia di lotta contro i roditori
È molto importante che i locali di pertinenza (di qualsiasi genere e attività) vengano periodicamente ispezionati onde valutare un’eventuale ed indesiderata presenza murina.
In tal senso, esistono chiari ed inequivocabili segnali d’infestazione che non devono mai ed in alcun modo venire trascurati (oggetti rosicchiati, tracce di escrementi o di peli), in quanto anche il minimo sospetto e traccia sottovalutati possono portare a danni irrimediabili, ingenti perdite economiche e non per ultimo problematiche di carattere igienico sanitario. Inoltre, per alcune tipologie di locali a rischio (vedi attività legate alla produzione, vendita, lavorazione e stoccaggio di alimenti), le regole relative all’igiene (HACCP) hanno portato alla predisposizione di rigidi e costanti controlli da parte delle autorità sanitarie competenti onde valutare le condizioni igienico qualitative degli ambienti, e pertanto, in tale ottica, è di vitale importanza per l’attività svolta, tramite l’ausilio di professionisti del settore, programmare uno specifico ed attento piano di prevenzione e controllo.
Prima fase
Sopralluogo – Relazione – Predisposizione piano d’interventi:
- Esecuzione di un accurato sopralluogo sia del locale che dell’area esterna;
- Valutazione sia della tipologia di infestante presente che del relativo grado di infestazione;
- Redazione di un’accurata relazione ad hoc;
- Stima del numero di interventi annuali necessari;
- Valutazione dei prodotti e presidi da utilizzare;
- Elaborazione di un progetto di derattizzazione su misura del Cliente;
- Predisposizione di una serie programmata e costante di trattamenti e controlli di monitoraggio (calendario interventi);
- Fornitura di documentazione HACCP (utile strumento sia in fase di controllo ispettivo da parte delle autorità competenti, che in caso di necessità interna).
Predisposizione dell’impianto:
- Predisposizione in loco dell’impianto per la derattizzazione;
- Esternamente posizionamento di postazioni fisse contenenti esche rodenticide;
- Internamente, onde evitare eventuali contaminazioni, posizionamento di postazioni a cattura multipla;
- Ispezione accurata dei pozzetti e delle eventuali vie d’accesso in essere;
- Se necessario, all’interno degli stessi pozzetti, posizionamento di speciali esche in paraffina (prodotte con materiale resistente all’umidità).
Trattamenti e monitoraggi successivi:
- Costante verifica periodica delle postazioni in essere;
- Ispezione periodica di eventuali vie di accesso, canaline elettriche, pozzetti, pavimenti galleggianti, ecc.;
- Sostituzione periodica di tutte le esche.
Erogatori d’esca
Gli erogatori d’esca, in base a quanto stabilito dalle normative sulla sicurezza, vanno utilizzati per il monitoraggio dei roditori o semplicemente come mangiatoia. Fissate ad un muro o ad un paletto (per non venir asportate da bambini o animali non bersaglio), al loro interno vengono posizionate delle esche appetenti contenenti veleni in grado di mantenere inalterato il loro sapore per varie settimane.




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