Disturbi di Personalità
UN VALIDO APPROCCIO PER VIVERE MEGLIO:
Che cosa sono in generale?
Con il temine disturbo di personalità si indica un insieme di manifestazioni di pensiero e di comportamento disadattivi che si rivelano in modo pervasivo (non limitato a uno o pochi contesti), inflessibile e apparentemente permanente, coinvolgendo la sfera cognitiva, affettiva, interpersonale della personalità dell'individuo colpito. Si parla di disturbo nel momento in cui tale manifestazione sintomatologica causa un disagio clinicamente significativo nella sfera lavorativa (o scolastica) e relazionale di una persona.
Sono disturbi mentali inclusi nei più diffusi manuali diagnostici internazionali (es. DSM-IV, ICD-10) e differiscono dai disturbi clinici in quanto sono generalmente egosintonici (la persona difficilmente si rende conto di essere "affetta" da un disturbo e più frequentemente considera i sintomi come tratti peculiari del proprio stile di vita) e alloplastici (la persona tende a cambiare l'ambiente, non sé stesso, perché la causa del malessere viene attribuita all’esterno!) Per una diagnosi di disturbo di personalità è necessario che la persona abbia raggiunto la maggiore età. Diagnosticare un disturbo di personalità in soggetti adolescenti è un tipico errore in quanto modificazioni ormonali e cambiamenti sociali rapidi potrebbero creare manifestazioni simili, ma non identificabili come veri e propri disturbi.
Sicuramente nella tua vita ti sarai imbattuto in persone (amici, parenti ecc.) con un disturbo di personalità e ti sarai chiesto cosa avresti potuto fare per aiutarle …
HAI MAI CONOSCIUTO QUALCUNO CHE…
- Fa degli sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono?
- Ha delle relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall'alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione?
- Ha un’immagine di sé e una percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili?
- E’ impulsivo in almeno due aree che sono potenzialmente dannose, quali spendere, sesso, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate?
- Ricorre a minacce, gesti, comportamenti suicidari, o comportamento automutilante?
- Presenta instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell'umore?
- Ha sentimenti cronici di vuoto?
- Ha esplosioni frequenti di rabbia immotivata e intensa o difficoltà a controllare la rabbia, arrivando talvolta allo scontro fisico?
- Presenta ideazione paranoie, cioè è convinto che tutti ce l’abbiano con lui e che tramino alle sue spalle?
Potrebbe trattarsi di una persona con un Disturbo Borderline di Personalità, cioè una modalità pervasiva di instabilità delle relazioni interpersonali, dell'immagine di sé e dell'umore e una marcata impulsività, comparse nella prima età adulta e presenti in vari contesti (DSM).
Quale risposta propone il Centro Phoenix a questa importante e invalidante patologia?
Innanzitutto una fase diagnostica attraverso il colloquio clinico e la somministrazione di test validati e universalmente riconosciuti, come l’ MMPI-2, il CBA 2.0 e il MCMI-III.
La fase successiva riguarda l’intervento vero e proprio consistente in step rigorosi ed efficaci, mutuati dalla Terapia Cognitivo-Comportamentale:
HAI MAI CONOSCIUTO QUALCUNO CHE…
- Evita attività lavorative che implicano un significativo contatto interpersonale, poiché teme di essere criticato, disapprovato, o rifiutato?
- E’ riluttante nell'entrare in relazione con persone, a meno che non sia certo di piacere?
- E’ inibito nelle relazioni intime per il timore di essere umiliato o ridicolizzato?
- Si preoccupa di essere criticato o rifiutato in situazioni sociali?
- E’ inibito in situazioni interpersonali nuove per sentimenti di inadeguatezza?
- Si vede come socialmente inetto, personalmente non attraente, o inferiore agli altri?
- E’ insolitamente riluttante ad assumere rischi personali o ad ingaggiarsi in qualsiasi nuova attività, poiché questo può rivelarsi imbarazzante?
Con molta probabilità ti trovi dinanzi a una persona con un Disturbo Evitante di Personalità , una modalità pervasiva di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità alla valutazione negativa, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti (DSM).
Anche in questo caso, il Centro Phoenix propone una fase diagnostica e un intervento specifico , sempre di orientamento cognitivo-comportamentale, mirato a:
HAI MAI CONOSCIUTO QUALCUNO CHE…
- Ha un senso grandioso di importanza (per es., esagera risultati e talenti, si aspetta di essere notato come superiore senza una adeguata motivazione)?
- E’ assorbito da fantasie di illimitati successo, potere, fascino, bellezza e di amore ideale?
- Crede di essere "speciale" e unico, e di dover frequentare e poter essere capito solo da altre persone (o istituzioni) speciali o di classe elevata?
- Richiede eccessiva ammirazione?
- Ha la sensazione che tutto gli sia dovuto, cioè, l’irragionevole aspettativa di trattamenti di favore o di soddisfazione immediata dei propri desideri?
- Tende allo sfruttamento interpersonale, cioè, si approfitta degli altri per i propri scopi?
- Manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri?
- E’ spesso invidioso degli altri, o crede che gli altri lo invidino?
- Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi?
Bene, non è solo il tuo capo o tua suocera, ma una persona con un Disturbo Narcisistico di Personalità , un quadro pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che compare entro la prima età adulta ed è presente in una varietà di contesti (DSM).
Anche per questo disturbo il Centro Phoenix ha approntato un intervento terapeutico cognitivo-comportamentale efficace, consistente in una diagnosi attraverso test come l’MMPI-2, il CBA 2.0 e il MCMI-III e un progetto terapeutico mirato a:
Quelli che ti ho presentato sono i Disturbi di Personalità più diffusi, ma nella tua vita potresti imbatterti in persone con altri disturbi di personalità, non meno invalidanti:
- Schizoide : persone caratterizzate da incapacità di provare desiderio, dolore o piacere in misura significativa. Emozioni e bisogni affettivi sono ridotti al minimo. L’interesse nelle relazioni sociali è ridotto e in gruppo questi soggetti si collocano in posizione periferica, apparendo poco spontanei, apatici e passivi.
- Depressiva : caratterizzato da forte senso di dolore, di perdita e di rinuncia, mancanza di speranza, sentimenti di inadeguatezza ed eccessivo pessimismo. La personalità depressa sperimenta il dolore in modo permanente, mentre il piacere è un’esperienza che è concepita come impossibile.
- Dipendente : soggetti che riportano alti valori in questa scala sono poco autonomi, si percepiscono inadeguati ed inefficaci e mostrano un comportamento passivo e carente d’iniziativa. Nella continua ricerca di rapporti sociali, l’affidarsi agli altri può garantire loro affetto, sicurezza e guida.
- Istrionica : soggetti caratterizzati da uno stile interpersonale eccessivamente drammatico e con un grande desiderio di essere al centro dell’attenzione. Il loro comportamento, abile e spesso ingannevole, dà l’impressione di grande fiducia in se stessi e di autostima; si nasconde, in realtà, la paura nei confronti di una reale autonomia ed il bisogno di ottenere continuamente dimostrazioni di approvazione ed accettazione.
- Antisociale : i soggetti antisociali agiscono in modo da poter contrastare le aspettative di dolore e di danno che temono di subire da parte degli altri, impegnandosi così in comportamenti ambigui o illegali tesi a sfruttare l’ambiente a proprio vantaggio. Il loro comportamento è dominante, aggressivo e completamente incentrato su se tessi. Il loro stile di vita è competitivo e orientato al potere.
- Sadica-Aggressiva : soggetti che sono soliti utilizzare l’acting-out (passaggio all’agito) per rispondere alle frustrazioni. Sono ostili, competitivi, dominanti, facilmente irritabili. Possono sviluppare problemi legali e coniugali.
- Ossessivo-Compulsiva : soggetti rigidi, con affettività frenata, eccessivamente conformisti, meticolosi, coscienziosi, dotati di scarsa immaginazione e timorosi del biasimo sociale. Il mondo viene interpretato in termini di ruoli, di regole e di gerarchie. Hanno uno stile di vita ripetitivo, monotono, strutturato e situazioni nuove o non familiari sono fonte di indecisione e disagio.
- Negativistica/Passivo-Aggressiva : soggetti irritabili, negativisti, ostili, pessimisti e costantemente insoddisfatti. Si sentono incompresi e non apprezzati dagli altri. Affettivamente risultano piuttosto labili, mostrano stati d’animo incostanti. Anche a livello interpersonale sono ambivalenti, assumono ruoli conflittuali e mutevoli e usano comportamenti imprevedibili per provocare disagio negli altri.
- Masochistica/Autofrustrante : questi soggetti consentono frequentemente agli altri di sfruttarli e di trattarli non adeguatamente. Si comportano in maniera “autosacrificale”, tendendo, paradossalmente, a evitare le relazioni interpersonali che potrebbero farli accrescere e migliorare nella sicurezza e nel senso di se stessi.
- Schizotipica : sono soggetti che preferiscono una vita isolata e povera di emozioni. Risultano assorti nei loro pensieri con processi cognitivi e comunicativi tangenziali, irrilevanti o confusi. Il comportamento di queste persone è percepito come eccentrico e bizzarro, caratterizzato da abitudini o abbigliamenti assai peculiari.
- Paranoide : soggetti vigilanti e poco fiduciosi degli altri, irritabili, ostili, irascibili e belligeranti se provocati. Il loro pensiero è rigido e caratterizzato da distorsioni cognitive di tipo persecutorio.
(Prof. Gianluca Lo Coco, Lezione 10/12/2010 MCMI – III Millon Clinical Multiaxial Inventory – III)
Anche per questi disturbi di personalità c’è una risposta terapeutica , che va valutata accuratamente sui bisogni del soggetto per un migliore adattamento dell’individuo alla realtà, poiché l’obiettivo finale rimane il raggiungimento di una superiore qualità di vita!
Per maggiori informazioni: www.centrophoenix.net
Richiedi info