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Disturbi Memoria - Attenzione (Lesioni Cerebrali, Traumi Cranici, Ictus...)


Hai un familiare che:


- Ha subito un trauma cranico ? Un ictus ? Un’ emorragia cerebrale ?


- Presenta sintomi quali perdita di memoria , disturbi del linguaggio parlato o di comprensione , aumento della distraibilità e diminuzione della concentrazione ?


- Perde il filo del discorso, non ricorda gli appuntamenti, non riesce a fare più cose per volta , non riesce più a portare a termine un’operazione complessa in autonomia?


- Ha sbalzi d’umore o comportamenti strani , tali da farlo sembrare una persona diversa da quella che era prima del trauma?



Tali sintomi, conseguenza diretta del trauma subito, rappresentano i disturbi cognitivi e comportamentali della lesione cerebrale, che variano in base alla sede e all’entità del danno.


Spesso i soggetti vengono colpiti in un’età molto giovane (basti pensare all’aumento degli incidenti stradali negli ultimi anni) e ciò potrebbe interferire con il loro futuro scolastico e lavorativo. Il trauma cranico grave provoca ogni anno dai 15.000 ai 35.000 disabili, con una prevalenza tra i 15 e i 35 anni (Jennett et al., 1999). Mentre nel passato erano pochi coloro che sopravvivevano a queste cerebrolesioni, oggi è possibile in molti casi salvare la vita del paziente. Tuttavia, gli esiti fisici, cognitivi e comportamentali risultano spesso molto invalidanti per la persona e compromettono la sua autonomia quotidiana , peggiorando la sua qualità di vita e di chi si prende cura di lui.


Dopo la fase acuta e il ricovero in ospedale, un accurato esame neuropsicologico risulta fondamentale per definire il profilo cognitivo del paziente . Attraverso una serie di test standardizzati sarà possibile identificare le funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, pianificazione, percezione,…) che risultano deficitarie e quelle che invece appaiono conservate. È anche importante indagare eventuali disturbi psicologici o modificazioni della personalità , che possono aggravare ulteriormente il quadro clinico.


Nel Centro Phoenix è possibile effettuare le valutazioni neuropsicologiche e i trattamenti di riabilitazione necessari, intervenendo nelle aree di debolezza del paziente e stimolando le abilità cognitive danneggiate dal trauma .


È possibile affiancare a tale terapia un percorso di sostegno psicologico , per intervenire sugli aspetti di depressione ed ansia, nonché sulle turbe del comportamento.


Sono previsti anche degli incontri di counseling con i familiari che si trovano a vivere una situazione di disagio psicologico legato alla nuova situazione familiare creatasi con l’evento traumatico. Grazie a questi incontri è possibile trovare sostegno emotivo ed indicazioni pratiche per la gestione quotidiana del paziente stesso.


Per maggiori informazioni: www.centrophoenix.net






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