Di seguito vengono indicati i campi d'intervento:
Elaborazione di documenti di valutazione dei rischi (ai sensi dell'art.28 del D.Lgs. 81/08)
Sopralluogo tecnico con identificazione formale del Datore di Lavoro, dei dirigenti e dei preposti ed analisi dell'organizzazione aziendale;
Analisi mansioni, attività e luoghi di lavoro;
Verifica documentale strutture, impianti e macchinari presenti;
Ispezione visiva di strutture, impianti e macchinari presenti al fine di verificare lo stato di fatto ed eventuali rischi presenti da eliminare o quantomeno da ridurre;
Redazione del documento di valutazione dei rischi;
Consegna del documento di valutazione dei rischi con discussione dello stesso, al fine di individuare le priorità da adottare e le misure di prevenzione da pianificare. ↑
Predisposizione del piano di emergenza ed evacuazione
Sopralluogo tecnico con analisi attività, luoghi di lavoro, affollamento massimo stimabile, dotazione mezzi di spegnimento incendi, formazione del personale, ecc.;
Eventuale correlazione con il progetto di prevenzione incendi, nelle realtà ove è richiesta la sorveglianza da parte del Comando Provinciale dei VV.F.;
Predisposizione planimetrie di evacuazione con l'indicazione del voi siete qui, dei presidi antincendio (estintori, naspi, ecc.), vie di fuga, pulsanti di allarme antincendio, ecc.;
Formazione dei lavoratori ed organizzazione di un'esercitazione d'esodo; verbalizzazione della stessa prova di emergenza. ↑
Elaborazione documenti unici valutazione rischi da interferenza (DUVRI) ai sensi dell'art. 26 del D.Lgs. 81/08)
Analisi delle lavorazioni e dei relativi rischi oggetto degli appalti in essere;
Predisposizione del documento unico di valutazione dei rischi (DUVRI), con indicazione delle misure di prevenzione e protezione atte ad eliminare i rischi relativi alle interferenze dei lavoratori del committente con la ditta appaltatrice coinvolta;
predisposizione di un modello di Documento unico di valutazione dei rischi (DUVRI) in formato word da utilizzare per altri appalti in essere.
Consegna del documento e discussione dello stesso ↑
Servizio di assistenza e consulenza annuale
Effettuazione di una serie di sopralluoghi annuali presso la sede delle società, da parte del personale tecnico del Conast al fine di verificare il grado di adeguamento alla vigente normativa, con stesura dei verbali d'ispezione;
Assistenza continuativa nello svolgimento di pratiche inerenti la sicurezza e l'igiene, e nei rapporti con liberi professionisti e tecnici (es. medico del lavoro, manutentori impianti termici, elettrici, ecc.);
Programmazione, organizzazione e verbalizzazione riunione per la sicurezza (art.35 D.Lgs. 81/08);
Programmazione, organizzazione e verbalizzazione prove di evacuazione;
Disponibilità ad effettuare incontri informativi e formativi al personale, nelle modalità, tempi ed argomenti d'interesse per le attività esercitate (aspetti generali della vigente normativa in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, movimentazione manuale dei carichi, rischio chimico, videoterminali, ecc.), con predisposizione di piccole dispense individuali esplicative degli argomenti trattati (intervento a richiesta);
Predisposizione della modulistica necessaria all'espletamento degli obblighi di cui al D. Lgs. 81/08 (per es.:verbalizzazione delle esercitazioni di esodo, consegna dispositivi di protezione individuale, ecc.);
Consulenza telefonica ed on line in materia di sicurezza ed igiene;
Servizio di aggiornamento legislativo e normativo per quanto concerne le tematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro;
Pronta reperibilità, in caso di ispezione da parte dell'organo di vigilanza. ↑
Assunzione incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Conast- Società cooperativa dispone di tecnici in possesso dei requisiti richiesti per assumere l'incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione come consulenti esterni ai sensi del decreto 195/03 per tutti i settori Ateco enunciati nell'accordo Stato/Regioni/Province Autonome pubblicato in G.U. il 14/02/2006 ↑
Implementazione sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
Sono in grado di erogare ai miei clienti una consulenza che possa permettere alle aziende di seguire un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (SGSSL) in conformità alla norma BS OHSAS 18001:2007.
La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (SSL) costituisce parte integrante della gestione generale dell'azienda. Adottando questo SGSL l'azienda si propone di:
ridurre progressivamente i costi complessivi della SSL compresi quelli derivanti da incidenti, infortuni e malattie correlate al lavoro minimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i terzi (clienti, fornitori, visitatori, ecc.);- aumentare la propria efficienza e le proprie prestazioni;
contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro;
migliorare la propria immagine interna ed esterna.
Il SGSL definisce le modalità per individuare, all'interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti. Fermo restando il rispetto delle norme di legge, il SGSL che l'azienda adotta:
prevede il monitoraggio effettuato preferibilmente con personale interno;
non è soggetto a certificazione da parte terza; consente l'adattamento all'evoluzione di leggi, regolamenti e norme di buona tecnica;
coinvolge i lavoratori e i loro rappresentanti nel sistema di gestione.
Si ricorda che l'implementazione di un sistema di gestione della sicurezza “certificato” permette alle aziende di avere uno sconto nell'erogazione dei premi INAIL ↑
Pratiche di prevenzione incendi(Certificato di Prevenzione Incendi)
Vi sono attività (D.M. 16/02/82) per le quali la normativa impone un controllo diretto da parte del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. Per svolgere queste attività è necessaria l'autorizzazione dei Vigili del Fuoco: Certificato di Prevenzione Incendi.La procedura per l'ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) è suddivisa in tre fasi:
1-Predisposizione del progetto di prevenzione incendi e sua approvazione da parte dei VVF
2-Esecuzione dei lavori previsti alla fase precedente
3-Richiesta formale della visita di sopralluogo da parte dei VVF per l'ottenimento effettivo del C.P.I.. ↑
Parere di conformità ai fini antincendio(ex esame progetto):
Primo passo obbligatorio e necessario per ottenere l'approvazione del progetto da parte dei Vigili del Fuoco e per dimostrare agli organi competenti che si sta procedendo nel rispetto della normativa vigente in materia antincendio.
Si analizzano, per l'attività contemplata, le possibili cause d'incendio e si affrontano le possibili strategie al fine di prevenire tali eventi e rendere minimi i danni a persone e materiali.
Stesura relazione tecnica ed elaborati grafici
Gestione dei rapporti con il comando provinciale competente
Definizione delle eventuali opere da eseguirsi
Tale fase si conclude, dopo la consegna di una relazione tecnica completa di relativi elaborati grafici al Comando Provinciale dei VVF, con l'ottenimento da parte del Comando stesso del benestare favorevole in merito alle modifiche e/o integrazioni da apportare all'edificio.
Esecuzione lavori di cui al progetto (a cura del cliente)
Richiesta formale della visita di sopralluogo da parte dei VVF per l'ottenimento del C.P.I.:
Terminati i lavori, tutta la documentazione dovrà essere raccolta al fine di dimostrare la corrispondenza a quanto richiesto dalla normativa tecnica ed inerente le certificazioni a firma di tecnico abilitato. La documentazione raccolta va allegata alla domanda di richiesta di sopralluogo da parte dei VVF.
Progettazione rete idranti secondo norma UNI 10779 e UNI 9490 comprensiva di elaborati grafici e relazione tecnica ↑
Indagini fonometriche
Predisposizione d'indagini fonometriche, attraverso la misura strumentali delle fonti di rumore e la valutazione dell'esposizione del personale in base all'analisi dei mansionari di lavoro. ↑
Classificazione ATEX(atmosfere esplosive)
Il D.Lgs. 81/08 art. 294 prevede che il datore di lavoro provveda ad elaborare e a tenere aggiornato un documento, denominato:
«documento sulla protezione contro le esplosioni».
Il documento in particolare, deve precisare:
a)che i rischi di esplosione sono stati individuati e valutati;
b)che saranno prese misure adeguate per raggiungere gli obiettivi del presente titolo;
c)quali sono i luoghi che sono stati classificati nelle zone di cui all'allegato XLIX del D.Lgs. 81/08;
d)quali sono i luoghi in cui si applicano le prescrizioni minime di cui all'allegato L del D.Lgs. 81/08;
e)che i luoghi e le attrezzature di lavoro, compresi i dispositivi di allarme, sono concepiti, impiegati e mantenuti in efficienza tenendo nel debito conto la sicurezza;
f)che, ai sensi del titolo III, sono stati adottati gli accorgimenti per l'impiego sicuro di attrezzature di lavoro.
Il documento di cui sopra deve essere compilato prima dell'inizio del lavoro ed essere riveduto qualora i luoghi di lavoro, le attrezzature o l'organizzazione del lavoro abbiano subito modifiche, ampliamenti o trasformazioni rilevanti.
Esso è parte integrante del documento di valutazione dei rischi. ↑
Valutazione Vibrazioni
Le vibrazioni meccaniche sono suddivise in 2 categorie: le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio e quelle trasmesse al corpo intero. Per entrambe sono definiti quali sono i valori limite di esposizione e i valori d'azione giornalieri normalizzati a un periodo di riferimento di 8 ore.
Il datore di lavoro deve valutare e/o misurare i livelli di vibrazioni meccaniche a cui i lavoratori sono esposti.
I tecnici Conast hanno la competenza per eseguire la valutazione sia “senza misurazione”, servendosi di linee guida (ISPESL o altro), sia “con misurazione”, servendosi di attrezzature tecniche per le verifiche in campo. ↑
Impatti acustici
Siamo in grado di effettuare delle valutazioni d'impatto acustico in base alle modalità d'indagine previste nel DGRL 8313/2002 ↑
Campionamenti ambientali fissi e mobili del gas radon(a firma di Esperto Qualificato)
Il Radon è un gas radioattivo naturale privo di odore, colore, sapore ed è una delle componenti più rilevanti della radioattività naturale. Viene emanato dai terreni, dalle rocce ed in minor misura dall'acqua. In aria libera la sua concentrazione è molto bassa, perché viene rapidamente disperso in atmosfera; negli ambienti confinati può concentrarsi anche a livelli elevati. I locali in cui più facilmente si può riscontrare presenza e alta concentrazione di gas Radon sono gli interrati e i seminterrati, ma non si può escludere la presenza anche ai piani superiori. L'esposizione al Radon e ai suoi prodotti di decadimento accresce il rischio di sviluppare patologie polmonari gravi (tumori).
La normativa (D.Lgs. 241/00) prescrive per gli ambienti di lavoro sotterranei una misurazione della concentrazione annuale del gas Radon entro il 1 marzo 2004, ovvero entro 24 mesi dall'inizio attività, nel caso di nuova attività. Le sanzioni previste in caso di inadempienza sono, in base al D.Lgs 241/00 Capo XI art. 142-bis, arresto fino a tre mesi o ammenda da 5 a 20 milioni di Lire per mancata effettuazione delle misurazioni e/o la non applicazione di opportune azioni di rimedio finalizzate alla riduzione del livello di azione. La misurazione della concentrazione di gas radon seguendo i criteri indicati dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome, che costituisce il documento di riferimento per tali misurazioni.
La prassi che di solito utilizziamo prevede l'installazione dei dosimetri per un primo periodo di tre mesi, che poi vengono sostituiti da uguale numero di dosimetri per i restanti 9 mesi.
Ciò permette, nel caso in cui i valori risultino alti già dopo la prima misurazione, di porre in essere azioni di rimedio per ridurre la concentrazione di radon e arrivare così, al termine della misurazione annuale, con valori al di sotto dei livelli di azione previsti dalla legge.
Il numero dei dosimetri è in relazione alle dimensioni dei locali: 1 ogni 100 m2, per ambienti di grandi dimensioni, 1 ogni locale per ambienti di piccole dimensioni. I valori rilevati dalle misurazioni vengono comunicati attraverso apposite relazioni tecniche, firmate dall'Esperto Qualificato ed aventi valore legale. ↑
Sicurezza nei cantieri
Assunzione dell'incarico di Coordinatore in fase di progettazione
Assunzione dell'incarico di Coordinatore in fase di esecuzione
Redazione dei piani operativi di sicurezza (POS)
Redazione dei piani sicurezza cantiere (PSC)
Redazione dei piani sostitutivi di sicurezza (PSS)
Check up delle singole macchine con predisposizione delle misure di prevenzione da adottare
Determinazione dei dispositivi di sicurezza da adottare, con i relativi specifici mansionari d'utilizzo
Calcolo dei rendimenti: emissione, regolazione, distribuzione, produzione
Indagini fonometriche (valutazione rumore)
Assistenza all'imprenditore per gli adempimenti iniziali del cantiere
Formazione dei lavoratori
Elaborazione del piano di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi (PIMUS)
Formazione specifica per i preposti e gli operatori del montaggio ↑
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