Sei in: Servizi: INTERVENTI PSICO-EDUCAZIONALI ALLE FAMIGLIE: Dott. Marco Moretti - diagnostica e riabilitazione neuropsicologica
La famiglia cerca di adattarsi alla malattia seguendo un processo che implica l’attraversamento di fasi che, spesso, sono parallele a quelle che vive il paziente stesso. In queste situazioni, il contributo di un operatore dell’aiuto può offrire alle famiglie un sostegno concreto, che passa attraverso la costruzione di un rapporto personalizzato. Sul piano pratico aiuta la famiglia a iniziare un dialogo con i Servizi territoriali per individuare la migliore risposta ai bisogni assistenziali; sul versante psicoeducativo, egli aiuta i famigliari a elaborare nuove modalità di approccio relazionale con il congiunto malato, sostenendoli nei momenti critici e di sconforto, anche grazie ad una migliore conoscenza delle caratteristiche della malattia stessa. L’intervento in questo caso è centrato sulla famiglia e mira a prevenire e riparare le dinamiche relazionali alterate, attraverso un processo di mediazione tra l’individuo in difficoltà e le altre persone. Nell’ottica della relazione di aiuto, i familiari sono visti come alleati e co-protagonisti, non viene loro attribuita alcuna colpa o responsabilità; si riconosce, piuttosto, il fatto che sopportano un carico emotivo ed organizzativo ingente, che comporta molte limitazioni personali e relazionali. All'inizio del trattamento vi è un intervento psicoeducazionale strutturato, seguito da incontri con la singola famiglia o con gruppi di famiglie, con cadenza almeno quindicinale e/o mensile, che continuano per periodi a medio e lungo termine. Ai famigliari viene spiegato come migliorare le strategie di gestione della malattia del congiunto e di comunicazione con gli altri, come affrontare meglio lo stress della vita di tutti i giorni per non perdere di vista gli obiettivi personali e della famiglia. Durante gli incontri vengono valutati i progressi e le difficoltà incontrate. L’operatore incoraggia, mostra/propone di decidere insieme a trovare le soluzioni ai problemi, tranne nei periodi di particolare difficoltà o grave crisi, in cui interviene direttamente con le sue conoscenze. Più spesso egli si comporta come un “consulente di processo” (Schein, 1992), un “case manager” che aiuta i familiari a trovare da soli le risposte (Folgheraiter, 1993). In definitiva, l’intervento psicoeducativo offre un sostegno alla famiglia nei momenti di difficoltà, fornisce strumenti e strategie per fronteggiarle e rimuoverle; l’operatore aiuta i membri della rete familiare a scoprire le proprie potenzialità, riconoscere i propri bisogni, acquisire capacità di agire in autonomia.
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