TERAPIA COGNITIVA
“La riabilitazione cognitiva è lo studio delle opportunità riorganizzative assunte dal cervello che è stato leso;
parte dal presupposto che le capacità neuroplastiche del nostro cervello, presenti dopo la lesione, siano
guidabili per ottimizzare il trattamento riabilitativo orientato al raggiungimento del massimo grado possibile
di autonomia e di indipendenza attraverso il recupero e/o la compensazione delle abilità cognitive e
comportamentali compromesse; tale provvedimento risulta essere finalizzato, pertanto al miglioramento della qualità della vita del paziente ed al reinserimento dell’individuo nel proprio ambiente familiare e sociale”
(Mazzucchi, 1999).
Il modello attualmente condiviso dalla maggior parte della comunità scientifica considera la riabilitazione
come un processo di pianificazione, realizzazione e raccordo di interventi multipli, che, schematicamente, si
possono ricondurre alle due categorie generali degli interventi riabilitativi sanitari e di quelli sociali, con
diversi gradi di connotazione intermedia e di integrazione.
Lo scopo della riabilitazione non è di modificare la prestazione ai test neuropsicologici o a compiti cognitivi
specifici, ma di migliorare la capacità della persona di apprendere e generalizzare nuove strategie per
risolvere i problemi quotidiani in un contesto reale, modificando strategie disfunzionali e fornendo abilità
compensative.
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