Psicoterapia dei Costrutti Personali
Che cosa è la Terapia dei Costrutti Personali?
George A. Kelly, ideatore della psicologia dei costrutti personali, spiega come tale moderna teoria si basi sulle esperienze “personali” piuttosto che su modelli prestabiliti:
" L’approccio psicoterapeutico della psicologia dei costrutti personali è sperimentale. L’intero sistema è costruito sul moderno modello di ricerca. I costrutti sono le ipotesi . Le previsioni sono l’obiettivo. La sistematizzazione estende la gamma delle anticipazioni (amplia le aspettative possibili). Vengono tentati esperimenti. Essi sono progettati con cura per produrre risultati definitivi . Solo piccoli frammenti alla volta vengono sottoposti a sperimentazione. Sono evitate le imprese infruttuose. Le ipotesi vengono riviste sulla base dell’evidenza empirica. L’ostilità viene evitata, perché il ricercatore (persona o paziente) cerca di imparare dalla natura anziché estorcerle conferma ai suoi propri pregiudizi."
(Kelly, G. A. The Psychology of Personal Constructs. Volume 1 & 2. New York. Norton. 1955).
Che forma assume quindi la diagnosi nella Psicoterapia dei Costrutti Personali ?
Nella teoria della psicologia dei costrutti personali la diagnosi è un modo per dare significato ad un processo.
Questo processo di significazione ha luogo tra terapeuta e paziente.
Le “difficoltà personali”, in senso comune, si traducono in “disordini” e possono essere definiti come una “qualsiasi costruzione dell’esperienza personale che viene ripetutamente impiegata nonostante una consistente invalidazione”.
Fare “diagnosi” significa perciò disegnare una direzione per la terapia; una possibilità alternativa di elaborazione.
Il terapista comincia così a localizzare i canali dimensionali attraverso i quali, nella persona, "i processi psicologici scorrono in cerca del futuro."
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