A.T.M
Il dolore articolare, non di origine funzionale, talvolta e' espressione di un malessere generale.
L'articolazione temporo-mandibolare (ATM) è un'articolazioe pari e simmetrica collocata in corrispondenza del foro dell'orecchio esterno; essa articola con la specifica cavita' collocata nell''osso temporale. E' costituita da due capi ossei tra i quali si interpone un fisco articolare dinnatura fibrocartilaginea., Il tutto avvolto dalla capsula articolare, di natura fibrosa, che si fissa in basso sul contorno del collo del condilo, mentre in alto sul contorno cartilagineo della fossa mandibolare. Tre legamenti sono associati all'ATM, permetttendone la funzione. L'A TM svolge la funzione di articolare il movimento complesso della mandibola nei tre piani dello spazio, fondamentali per la masticazione e la fonazione. I movimenti che essa permette alal mandibola sono di vario tipo, e per non scendere in particolari troppo tecnici, diciamo che un alterazione del movimento dei capi ossei l'uno rispetto all'altro ed antrambi in realzione al disco articolare, puo' provocare dei dolori e delle patologie ingravescenti. Probl ematiche Articolari Il clik mandibolare Il click mandibolare e' un dolore che origina:
- nella muscolatura masticatoria;
- nell’articolazione temporomandibolare;
- in entrambe.
Il clik mandibolare si avverte quando Il disco articolare non è più compreso tra i due suoi capi ossei, la testa del condilo e la fossa mascellare. L'area del disco a disposizione per l'articolazione è quella corrispondente alla sua superficie posteriore che, di seguito a questa mal posizione risulta schiacciata. Tale errata collocazione del disco, determina un'errato effetto articolare che si manifesta con uno stridere dell'A.T.M stessa. Si distinguono le seguenti posizioni dei due capi ossei rispetto al disco cartilagineo, da pensare in movimento:
- A bocca chiusa la testa del condilo mandibolare è collocata posteriormente al disco
- In normalità il disco è sempre interposto tra testa del condilo e fossetta articolare mascellare
- In apertura della bocca la testa del condilo “salta” sul disco o “lo cattura” , momento in cui e'possibile sentire il click o scatto articolare. A questo punto il disco è interposto tra condilo e fossetta mascellare
- Al momento della chiusura l’articolazione “perde” il disco emettendo un ulteriore click.
Come si cura? Si deve ricreare la situazione antomica in stretta correlazione armonica con la funzione o le parafunzioni che anno creato il problema. Fondamentalmente il disco deve ritrovare una situazioen non di stress e di malposizione, in genere attraverso l'uso di un bite appropriato che deve avere il necessario spessore. Lo scopo e' quello di creare lo spazio per il disco articolare in modo tale che uno dei legamenti, quello posteriore, possa ricollocarlo nella sua sede corretta. Lo cking o blocco mandibolare Si ha Locking articolare quando:
- Il disco è posto anteriormente alla testa del condilo mandibolare
- Durante l’apertura della bocca (massima apertura) il disco non viene più catturato
- L’articolazione temporo-mandibolare di quel lato ha un’apertura limitata (blocco).
Se il soggetto parte da un blocco mandibolare, prima di ritornare alla normalità, deve passare attraverso la situazione di click mandibolare. Quindi il click che era presente in passato e che è ricomparso è segno che la terapia sta avendo successo. Non dobbiamo preoccuparci se per far scomparire un sintomo ne compaiono altri!!!!! Il vostro dentista, com'e' di protocollo da parte dello Studio Dott. Montironi, deve nelle fasi iniziali vedervi spesso per econtrollo e ritocchi del bite in presenza di click, ma soprattutto di locking mandibolare.
Quando non fare terapia? Nel caso di click articolare, ma in assenza di sintomi dolorosi, è consigliato non effettuare nessuna terapia. L'odontoiatra dovra' considerare il fatto come se fosse un problema silente, facendo particolare attenzione a tutte le terapie, soprattutto protesiche, che devono essere effettuate nella bocca del paziente. Quando fare terapia In presenza di dolore articolare, ed in caso di ridotta apertura della bocca, si deve ricorrere alla terapia che utilizza soprattutto nella fasi iniziali un bite di riposizionamento. Finalita' terapeutiche Tutti gli esercizi riabilitativi hanno lo scopo di ridurre la sintomatologia dolorosa, di ripristinare la giusta mobilità articolare. Protocollo terapeutico Il protocollo inizia con delle mobilizzazioni passive dell’articolazione, per continuare poi con esercizi attivi di centramento del disco, esercizi di propriocezione e di riorganizzazione del segmento specifico con il cranio ed il collo.
Fenomemi artrosici Tra le altre patologie non sono da meno i fenomeni artrosici che determinano, come effetto, una degenerazione dei capi articolari. Fenomeni Sinovitici I fenomeni infiammatori, noti come sinoviti, sono associati a dolore profondo. La dislocazione del disco cartilagineo articolare, a seguito di un’alterata occlusione per la presenza di corone, protesi, ricostruzioni mal eseguite, perdita di denti ecc.., puo' modificare in maniera evidente la posizione della mandibola.
In presenza di precontatti occlusali, il sistema di controllo nervoso, programma una risposta muscolare che variando il tono dei singoli muscoli produce uno spostamento della mandibola ed una nuova posizione occlusale. Quando insorgono delle parafunzioni, come serramento e bruxismo , lentamente i consumano i denti e, venendo a mancare il supporto occlusale su cui scaricare la forza muscolare, si genererà un sovraccarico a livello articolare con successivo progressivo assottigliamento del bordo posteriore del menisco e degenerazione articolare.
Sindrome temporo-mandibolare Cause Fra le ipotetiche cause di sindrome temporo-mandibolare troviamo:
- Bruxismo o digrignamento notturno dei denti,
- Traumi della mandibola, della testa e del collo,
- Malocclusione,
- Otturazioni e protesi dentarie eseguite in maleo molo,
- Artrosi dell'articolazione,
- Dislocazione articolare, in seguito ad alterata anatomia dei legamenti articolari.
Sintomi La sindrome temporo-mandibolare si caratterizza per una limitata e difficoltosa apertura della bocca. A volte la mandibola può bloccarsi in una determinata posizione dalla quale tutti i movimenti successivi, dallo sbadiglio alla semplice masticazione, producono uno scricchiolio e dolore improvviso. Il dolre si manifesta non solo a livello dell'articolazione temporo mandibolare, ma anche al collo, e manifestarsi con cefalea, indolenzimento dei muscoli mandibolari, dolore a livello delle orecchie, con vertigini e ronzii. Diagnosi La diagnosi si ottiene dopo visita ispettiva dal vostro odontoiatra di fiducia, sulla base dei sintomi e dell'esame obbiettivo. Esame specifici dell'articolazione, come radiografie, TAC, risonanza magnetica, ed elettromioomiografia possono essere utili per identificare le cause della sindrome e per seguirne l'andamento. Cura Il trattamento del dolore che accompagna la sindrome temporo-mandibolare può essere effettuato con aspirina o FANS, mentre associando miorilassanti, possiamo ridurre la tensione muscolare. In genere i Protocolli applicati dallo Staff dello Studio Dott. Montironi, alla terapia farmacologica associano bite d'urgenza con cuscinetto ad acqua, utile per che serra e per chi bruxa. Alimentazione Si consiglia di evitare, nelle ore che rpecedono il sonno qualsiasi tipo di cibo che abbia una rilevanza eccitante, come caffe', cacao, cioccolata, zucchero, alcool, etc...Inoltre per facilitare la masticazione siconsiglia di far usa di cibi particolarmente morbidi o ben cotti.
A nostro avviso, la patologia dell'ATM dovrebbe essere affrontata a livello multidisciplinare, con il coinvolgimento dell' odontoiatra (gnatologo), del chirurgo maxillo-facciale, del fisiatra e del fisioterapista.
Bite Bite dall'inglese "morso", e nella pratica rappresenta un qualche cosa messo fra i denti, e ne esistono di vari tipi da quelli preconfezionati a quelli individuali. Ogni bite ha la sua indicazione specifica e le sue indicazioni.
In genere il bite servono a modificare ed evitare il combaciamento fra arcata dentaria mascellare e mandibolare con lo scopo di ritrovare la posizione corretta, e per indurre la guarigione attraverso il ricondizionamento neuro muscolare ed articolare.
La loro superficie di contatto con i denti dell'arcata antagonista puo' essere liscia o riprodurre una anatomia occlusale differente da quella presente in bocca, con lo scopo di condizionare completamente il morso occlusale.
In taluni casi servono inoltre per ristabilire schemi posturali e tutto quello che ad essi può essere associatoi: cefalee, mal di schiena, dolori cervicali, torcicolli, appoggi plantari, tono muscolare negli sportivi, vertigini, ronzii auricolari, etc. Guaina stampata o mascherina Qualsiasi tipo di "guaine" o mascherina stampate sui denti, in materiale piu' o meno elastico, che ne replichi la forma, NON e' un apparecchio terapeutico. Le farmacie d i negozi sportivi mettono a disposizione vari modelli di bite preconfezionati che non hanno nessuna logica funzionale.
A nostro avviso, interesanti sono solo due tipi preconfezionati di bite che possono esere utili in una certa fase della riabilitazione:
*Bite preconfezionato morbido Un tipo di bite morbido con dei cucinetti ad acqua con lo scopo di idurre un riequilibrio ed un rilassamento molto veloce dei muscoli masticatori. Indicato in patologie prettamente muscolotensive .
*Bite preconfezionato duro Un tipo di bite duro, con struttuta aprticolare; e' indicato nell'intercettazione e correzione di abitudini viziate e parafunzioni come, ad esempio, tenere i denti serrati, morsicarsi le labbra, serrare ritmicamente i denti, etcc. Questo tipo di bite è risultato, alcune volte, utile ad alleviare il dolore e gli attacchi algici da nevralgia del trigemino. Bite Ortotico E' un bite che ridefiniscono una nuova occlusione, cioè che permettono di verificare nel tempo una nuova posizione di combaciamento interocclusale che riproduca tutti i canoni della forma e funzione dentale. Hanno una valenza doppia, da un lato danno una nuova stabilità al combaciamento favorendo la deglutizione, dall'altro permettono la verifica della posizione scelta dal terapeuta col fine di eventuali terapie sostitutive future.
Bite Plane E' un bite con superficie masticatoria pressochè liscia tale da che permettere di svincolare i denti incastrati, ed e' tale da essere chiamato bite piano piatto.
Sono indicati in situazioni di forte serramento e bruxismo dentale ma non danno informazioni determinanti per una eventuale riabilitazione dentale del paziente.
Sono più ingombranti rispetto ai precedenti, indicati per un uso notturno, e collocati di norma nel mascellare superiore. Essi, proprio per la loro forma determinano un forte rialzo della masticazione e una grande libertà di movimento della mandibola.
E' particolartmente indicato nel caso di dolori articolari, utilizzato per il paziente bruxista, per il quale non costituisce semplicemente uno spessore occlusale, con lo scopo di compiere la funzione di impedire l'usura dei denti ma anche di rilassare la contrazione dei muscoli masticatori.
Lo scopo e' qeullo di allungare la muscolatura (una sorta di stretching) e ridurre le forze masticatorie sviluppate durante il sonno, determinando infine una deprogrammazione dei movimenti mandibolari errati e ristabilire una condizione fisiologica a livello muscolare ed articolare .
Bite Protettivi per Sportivi L’uso di speciali bite protettivi è indicata anche nel caso di sportivi come prevenzione di traumatismi violenti, salvaguardando l’integrità dentale.
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