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Rimozione protetta amalgame dentali

Rimuovere una otturazione composta da una lega di metalli, tra cui il Mercurio, e' una impresa sosfisticata e difficile, soprattutto se la si vuole effettuare secondo una serie di parametri che tengano in considerazione la protezione del paziente e fino alla qualita' della ricostruzione.
I taluni casi, bonificare una bocca dai metalli, significa programmare con cautela il numero delle rimozioni, preparare il paziente con una terapia, nel nostro caso omeopatica e fitoterapica, adeguata; e stabilire con correttezza la possibilita' di ricostruire e riprestinare direttamente in bocca al paziente nella stessa seduta, una ricostruzione appropriata.
Accade che le rimozioni lascino poi dele cavita' difficilmente riprestinabili nella stessa seduta; cio' comporta inevitabilmente il passaggio al laboratorio che permette l'integrazione ottimale attraverso intarsi in resina composita oppure direttamnte corone in ceramica o intarsi overlay a corona.
Tutto cio' deve essere cautamente previsto per evitare sorprese inutili, e ricostruzioni inadeguate sia dal punto di vista anatomico che funzionale.
In dettaglio All'interno delle otturazioni dentali in amalgama, è presente una quantità non trascurabile di mercurio, metallo pesante, tossico e pericoloso.
La tossicità del Mercurio rappresenta tutt'ora un serio problema nel momento in cui una otturazione in amalgama deve essere rimossa da un dente per essere sostituita da un materiale inerte, come la resina composita.
Non dimentichiamo che si parla sempre di tossicita' da Mercurio, nella fase di rimozione, in quanto oggi giorno le otturazione in metallo sono limitate o rare, ma il problema della contaminazione da Mercurio e Metalli pesanti, risiede sia nella fase della rimozione come in quella della creazione dell'otturazione in metallo. In tale occasione il mercurio può essere liberato, diffondersi nell’organismo, accumularsi nei tessuti e negli organi, e rappresentare così una fonte di intossicazione cronica.
Per questa ragione è di fondamentale importanza, sia per la salute del paziente sia per quella dell'operatore odontoiatra, procedere alla rimozione delle otturazioni in amalgama rispettando rigorosamente un protocollo di rimozione sicura e protetta, riducendo al minimo la contaminazione di Mercurio. Protocollo Rimozione Protetta amalgami dentali Tale protocollo prevede alcune semplici ma fondamentali manovre e precauzioni da adottare durante la rimozione delle otturazioni dentali in amalgama:


  • Protezione degli occhi con occhiali o maschera;
  • Protezione delle via nasali, per evitare dannosi passaggi del flug salivare misto ai metalli attraverso la respirazione;
  • Isolamento della bocca con diga di silicone;
  • Utilizzo di frese al carburo di tungsteno in grado di rimuovere il metallo in grossi blocchi, riducendo al minimo la parcellizzazione e la produzione di residui fini che voltilizzano piu' facilmente.

Tecnica Rimozione protetta Rimuovere un amalgama dentale è una procedura difficile e responsabile. Per evitare di sottoporre il paziente ad una forte contaminazione di Mercurio sotto forma di microparticelle, occorre che l’operatore segua delle procedure atte a ridurre e controllare il rischio di diffusione, sia in forma solida che gassosa, del Mercurio stesso.
La rimozione delle otturazioni dentali in amalgama, essendo generalmente affidata all'intervento del Manipolo Turbina o Trapano, comporta un elevato rischio di vaporizzazione del mercurio, aspetto che richiede una gestione fatta con grande attenzione. Per questo motivo e' preferibile il Manipolo ad Anello Rosso che, rispetto a quello a Turbina, lavora ad un numero di giri minore, con consegunete minore vaporizzazione e controllo del taglio del metallo.
Rimozione terapeutica dell'amalgama Si parla spesso di rimozione terapeutica dell'amalgama, ma cosa significa? E per quale motivo?
Trovarsi di fronte alla necessità di rimuovere un amalgama dentale, significa produrre una micro frammentazione, e successiva vaporizzazione delle polveri prodotte dalle vecchie otturazioni. Tutto cio' e' in grado di sottoporre il paziente e l’operatore ad un'intossicazione acuta di mercurio ed altri metalli pesanti. Se ingerite e non solo inalate, le polveri possono sommarsi all'intossicazione cronica basale del paziente.
È dunque da comprendere e da temere come un’intossicazione acuta da vapori di mercurio possa risultare devastante per un certo numero di pazienti gia' particolarmente intossicati.
L’assorbimento medio di Mercurio derivato dalle otturazioni nella popolazione generale è pari a 12 ug, con picchi fino a 100 ug; la rimozione dell’otturazione in amalgama fatta senza rispetto di criteri di contenimento delle emissioni facilmente porta a concentrazioni nell’aria pari a 2000 ug/m3 e quindi può essere a tutti gli effetti considerata un evento di intossicazione acuta per il paziente.
Per tale motivo ho scelto personalmente di seguire delle procedure mirate, atte alla protezione sia del paziente che della mia persona e del mio staff.
La fretta è incompatibile con la bonifica delle otturazioni in amalgama. Rimuovere più otturazioni per appuntamento, a meno che non siano adiacenti, e far trascorrere tempi brevi tra le rimozioni, tende a creare picchi di inquinamento da Mercurio.
Nel discutere il sistema di rimozione protetta dell'amalgama dentale dobbiamo focalizzarci innanzitutto sui seguenti elementi che costituiscono il cuore del protocollo:


  • Il manipolo o turbina, Si utilizzano strumenti rotanti con basso numero di giri e frese ideali per la rimozione, ovvero frese sottili e lunghe in carburo di tungsteno
  • Tecnica. La tecnica di enucleazione della vecchia otturazione
  • Aspirazione. L'aspirazione diretta sull'otturazione dei vapori prodotti
  • Frequenza. La rimozione di un’otturazione al mese rimane l’indicazione più sensata. L’aspirazione è fondamentale!
  • Diga. La diga di gomma è un ausilio meccanico altrettanto fondamentale. La mia scelta è stata quella di utilizzare fogli di diga non in lattice, ma in silicone completamente impermeabili al mercurio.
  • Frese. Le frese diamantate hanno per loro natura un taglio di tipo abrasivo ed un alto coefficiente di attrito capace di peggiorare la rimozione con effettivo aumento dell’inquinamento da metalli.
  • Rimozione. Idealmente l’amalgama va disincastrata dal dente senza toccarla o con il minor numero di passaggi possibili nel materiale, evitando di rimuoverla per vaporizzazione-polverizzazione.
  • Irrigazione.Tutta l’operazione viene effettuata sotto costante irrigazione e raffreddamento ad acqua della fresa, come attraverso l’uso di sistemi ad alta aspirazione. Al termine della procedura il campo di lavoro viene lavato abbondantemente con getto d’acqua prima di rimuovere la cannula di aspirazione.
  • Protezioni. I vapori di mercurio vanno direttamente negli occhi e si accumulano nel cervello. Perciò gli occhi dovrebbero essere protetti con garza bagnata ed occhiali protettivi; non solo ma i vapori di mercurio vengono alimentati tramite il nervo olfattivo direttamente al cervello e tramite i polmoni in circolo nel sangue.

Rimane poi un’ulteriore grosso lavoro da affrontare seguendo i pazienti: Una adeguata preparazione del paziente minimizza le reazioni del paziente stesso, ed addirittura consente di espellere il Mercurio in maggior quantità invece che accumularlo nell'organismo. Attraverso un’ azione drenante dei principali organi emuntori, l'uso di antiossidanti come di una terapia fitoterapica o omeopatica adeguata, si ottengono ottimi risultati.




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