Sei in: Servizi: DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE: Che cos'è la Dichiarazione di Successione

Che cos'è la Dichiarazione di Successione

La Successione
Info Utili


Che cos’ è la Successione Ereditaria


La successione ereditaria è il passaggio del patrimonio attivo e passivo da un soggetto ad un altro per causa di morte.


Può essere legittima o testamentaria con relativi obblighi di natura giuridica e tributaria:


  • La successione Legittima si ha se la persona deceduta NON aveva lasciato testamento. Il patrimonio passa agli eredi secondo il rapporto di parentela indicato dalla legge.
  • La successione è testamentaria se il deceduto aveva predisposto testamento. L’eredità va alle persone nominate nel testamento per le quote in esso indicate.

Nel caso in cui il testamento leda i diritti di uno o di tutti gli eredi legittimari, questi ultimi possono impugnarlo per il riconoscimento dei loro diritti.


L’eredità può essere:


  • Accettata in modo puro e semplice;
  • Accettata con beneficio di inventario;
  • Rinunciata (con atto effettuato in Tribunale oppure davanti ad un notaio).

Chi ha diritto all’eredità


  • Il coniuge ed i figli, in quote diverse a seconda del numero di questi ultimi;
  • In assenza di figli, gli ascendenti (i genitori e/o nonni) ed i fratelli;
  • In assenza di coniuge e figli, i parenti entro il 6° grado nell’ordine e nelle quote stabilite dal Codice Civile;
  • In assenza di parenti entro il sesto grado, eredita lo Stato.


Accettazione con beneficio di inventario


L’accettazione con beneficio di inventario consente di tenere distinto il patrimonio del defunto da quello degli eredi che, di conseguenza, non sono tenuti al pagamento di eventuali debiti ereditati oltre il valore dei beni a loro pervenuti. L’inventario è l’elenco dei debiti e dei crediti (che possono essere beni mobili e/o immobili) del deceduto e deve essere redatto dal cancelliere del Tribunale competente per residenza del defunto, oppure da un notaio, entro 3 mesi dalla data del decesso.


Devono accettare l’eredità con beneficio di inventario gli eredi minori, interdetti o inabilitati.


La procedura può essere attivata da uno solo degli eredi.



Rinuncia all’eredità


E’ l’atto con il quale si sceglie di non ereditare i beni del congiunto deceduto ed ha effetto anche su eventuali debiti dello stesso. La quote rinunciata sarà suddivisa tra i restanti eredi, se esistenti, oppure trapassa per rappresentazione.
Deve essere effettuata presso il Tribunale di competenza oppure presso un notaio.


Bisogna sottolineare che il coniuge rinunziante, mantiene il diritto al diritto di abitazione ed alla pensione di reversibilità .



Dichiarazione di successione


La Dichiarazione di Successione deve sempre essere presentata quando il defunto possedeva terreni e/o fabbricati, mentre occorre verificarne l’obbligo se esistono beni diversi dagli immobili:




EREDI IN LINEA RETTA


Coniuge, figli, genitori, figli di figli



ALTRI EREDI



SOLO BENI MOBILI


Conti correnti, deposito titoli, libretti postali, buoni postali


Fino a 25.822,84 Euro



NO DICHIARAZIONE


Presentazione del Certificato di morte e della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà all’Istituto di credito.



OBBLIGO


Presentazione della dichiarazione di successione



SOLO BENI MOBILI


Conti correnti, deposito titoli, libretti postali, buoni postali


Superiori a 25.822,84 Euro



OBBLIGO


Presentazione della dichiarazione di successione



OBBLIGO


Presentazione della dichiarazione di successione



BENI IMMOBILI



OBBLIGO


Presentazione della dichiarazione di successione



OBBLIGO


Presentazione della dichiarazione di successione



VEICOLI ISCRITTI AL PRA
(auto, moto, barche, aerei)



NO DICHIARAZIONE


Voltura a favore degli eredi



NO DICHIARAZIONE


Voltura a favore degli eredi





La presentazione deve avvenire entro un anno dalla data del decesso, a cura almeno di uno degli eredi che automaticamente libera tutti gli altri dall’obbligo dichiarativo.



La pensione ai Superstiti (pensione di Reversibilità )


La pensione di reversibilità è la pensione che, alla morte di un lavoratore o di un pensionato, spetta ad alcuni familiari superstiti.


Si ha diritto quando:


  • Il lavoratore al momento del decesso aveva versato almeno quindici anni di contribuzione in tutta la vita lavorativa o cinque anni di contribuzione di cui almeno 3 nel quinquennio precedente la data del decesso;
  • In caso di decesso di un pensionato non sono richiesti particolari requisiti, essendo già titolari di un trattamento pensionistico.

  • Hanno diritto alla pensione:


  • Coniuge che non si sia risposato, anche se separato legalmente o divorziato, purchè titolare di assegno alimentare;
  • Figli minori, nipoti minorenni a carico dell’ascendente deceduto;
  • Figli studenti, fino ai 21 anni di età se frequentano una scuola media superiore e fino ai 26 anni se studenti universitari;
  • Figli inabili di qualsiasi età , a carico al momento del decesso.
  • Nel caso in cui non vi siano il coniuge, i figli (anche se questi non hanno diritto alla reversibilità ), possono usufruire della prestazione pensionistica i genitori di età superiore ai 65 anni, non titolari di pensione e a carico del lavoratore o del pensionato alla data del decesso, oppure i fratelli celibi e le sorelle nubili, non titolari di pensione ed a carico del defunto al momento del decesso, inabili permanenti.

  • Qualora gli eredi non abbiano diritto alla pensione di reversibilità , possono in ogni caso richiedere il pagamento dei ratei non riscossi dal pensionato defunto, entro 5 anni dalla data del decesso.


    Al coniuge superstite, titolare di reversibilità , che contrae nuovo matrimonio, la pensione cessa di essere corrisposta ed è riconosciuta una indennità pari a due annualità della pensione di reversibilità , compresa la tredicesima mensilità , a titolo di liquidazione in capitale. La domanda va presentata entro 5 anni dalla data del nuovo matrimonio. Per gli iscritti o pensionati INPDAP, entro 2 anni.



    Dichiarazione dei redditi del contribuente deceduto


    Se la persona deceduta era tenuta alla presentazione della dichiarazione dei redditi, l’obbligo ricade sugli eredi, i quali devono presentare il modello Unico. Non sarà possibile utilizzare il modello 730 in quanto trattasi di autocertificazione; non potendo firmare, sarà necessario che uno degli eredi si assuma l’onere di dichiarare i redditi del defunto.


    Si può presentare il modello Unico anche solo per convenienza, ad esempio per far valere le spese sostenute dalla persona deceduta. I crediti dovranno essere richiesti a rimborso e saranno da inserire nella dichiarazione di successione se necessaria.




    IMU


    Anche per l’IMU valgono le stesse considerazioni fatte in precedenza. Saranno gli eredi a dover liquidare tramite modello F24 la quota del parente defunto, dall’inizio dell’anno al momento del decesso. I termini sono quelli previsti per la generalità dei contribuenti. Dalla data del decesso in poi, l’IMU sarà dovuta dagli eredi.



    Diritti degli eredi a seguito del decesso di un famigliare in attività lavorativa – dipendente


    In collaborazione con l’azienda o con il datore di lavoro, occorrerà verificare il diritto:


  • Alla liquidazione della retribuzione maturata, mensilità aggiuntive e ferie non godute;
  • Alla liquidazione dell’indennità sostitutiva di preavviso e dei trattamenti di fine rapporto.
  • Hanno diritto alla liquidazione delle competenze il coniuge, i figli e, se conviventi a carico del lavoratore, i parenti (entro il terzo grado) o gli affini (entro il secondo grado). In mancanza si segue la devoluzione secondo la successione legittima.


    Il termine entro cui richiedere tali somme è di 5 anni dalla data del decesso.




    Richiedi info