Tri-test ( Multi-test)
Il Tri-test ( Multi-test ) è una indagine, che si esegue tra la 15a e la 18a settimana di gestazione, utile allo scopo di quantificare la probabilità di rischio per la trisomia 21 (sindrome di Down) e per i difetti del tubo neurale (TND, spina bifida). Tale test si basa sul dosaggio di tre indicatori biochimici: l'alfafetoproteina (AFP), l'estriolo non coniugato (uE3) e la gonadotropina corionica umana (beta-HCG). Infatti l’AFP in presenza di Sindrome di Down diminuisce di circa il 25-30%, mentre aumenta in maniera significativa quando sono presenti difetti del tubo neurale o della parete addominale; l’uE3 al pari dell'alfafetoproteina diminuisce di circa il 30% in caso di sindrome di Down e la beta-HCG che nelle gravidanze complicate da trisomia 21 raggiunge valori circa due volte superiori rispetto alla norma.
Tale test rappresenta una sorta di filtro per individuare le gravidanze a rischio soprattutto per la trisomia 21. Quindi lo scopo del tri-test non è quello di fare diagnosi di malattia ma quello di identificare le gravidanze a rischio che potranno essere sottoposti ad esami invasivi, come la villocentesi o l'amniocentesi, per le indagini cromosomiche. Con queste procedure invasive, le probabilità di perdere il feto a seguito delle manovre diagnostiche sono contenute, ma non certo trascurabili (0, 5-1%). Il rischio legato all'esecuzione di un'indagine invasiva come il prelievo dei villi coriali o l'amniocentesi, è considerato accettabile per le donne con più di 35 anni. Infatti il rischio di dare alla luce un figlio affetto da sindrome di Down aumenta con l'età materna, secondo l'andamento illustrato nell’immagine: tra i venti ed i trent'anni l'aumento del rischio è piuttosto modesto mentre diviene rilevante dopo i trentacinque anni. Affinchè un apposito software possa elaborare gli indici dei rischi sopra citati, sono necessari, insieme ai tre parametri biochimici citati, il BPD (diametro biparietale ) di derivazione ecografica e altre informazioni di carattere generale quale l’epoca gestazionale (ultimo ciclo), la data di ecografia, l’età materna, la razza, il peso corporeo, l’abitudine al fumo, la tendenza alla minaccia d'aborto e precedenti figli con anomalie cromosomiche.
Si considera 1/350 o valori superiori (per esempio 1/250), dati per i quali la probabilità che il bambino sia affetto da Trisomia 21 è considerata elevata e meritevole di ulteriori approfondimenti . E’ bene sottolineare che di fronte ad un alto profilo di rischio è bene evitare eccessive ansie e preoccupazioni, perché nella maggior parte dei casi un rischio considerato elevato è modesto in termini statistici, per cui la grande maggioranza delle donne avviate ad amniocentesi o villocentesi scoprono di portare in grembo un feto perfettamente sano. Come già detto tale rischio è correlato all’età materna per esempio a 28 anni si considera circa di 1/1352 casi, a 30 anni di 1/895 e a 38 anni di 1/167.
Presso la nostra struttura è possibile l'esecuzione del Tri-Test (Multi-Test) effettuando un prelievo venoso; la paziente deve essere a conoscenza di tutti i dati sopra riportati dei quali si elecano quelli obbligatori:
- BPD (diametro biparietale)
- Peso in kg.
- Data ecografia
- Ultimo ciclo
- Feto singolo
-Età materna
Orario prelievi 7.45-9.30. Si consiglia un digiuno di 8-10 ore.
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