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Fosforemia ( Fosforo- P)

Il fosforo è presente nell’organismo come elemento di diversi composti organici (fosfolipidi, zuccheri fosforilati, componente degli acidi nucleici (DNA e RNA) o di composti inorganici (fosfati di sodio e di calcio). Questo elemento viene introdotto nell’organismo con la dieta (carne, formaggi, alcune verdure), il suo metabolismo viene regolato, come per il calcio, dalla vitamina D e la sua eliminazione avviene con le urine. La presenza del fosforo è fondamentale per la integrità delle membrane cellulari e per la conservazione e trasporto dell’energia nella cellula sotto forma di ATP (adenosintrifosfato - vedi immagine). Inoltre i fosfati, insieme al calcio sono i principali componenti delle ossa. La diminuzione del fosforo nel sangue si verifica in alcune disfunzioni endocrine quali aumento funzionale delle paratiroidi, insufficienza pancreatica, aumentata produzione di insulina e ipotiroidismo. L’aumento invece si può riscontrare in alcune malattie endocrine come l’acromegalia (aumento patologico delle estremità: mani, piedi, zigomi), morbo di Addison (conseguente alla insufficienza funzionale delle capsule surrenali), insufficienza renale cronica, tumori ossei, fratture e ustioni estese. Normalmente il Fosforo viene dosato nel siero e nelle urine con determinazione diretta UV/Molibdato: infatti il fosforo inoganico, presente nel campione (siero/urine), reagisce a pH acido con l’ammonio molibdato formando un complesso fosfomolibdico colorato la cui intesità, misurata a 340 nm, è proporzionale alla concentrazione del fosfato stesso. I valori di riferimento sono per gli adulti 2.8-5.2 mg/dl nel siero e fino a 1100 mg/24h nelle urine. Nei bambini 4.0-6.5 mg/dl. Presso la nostra struttura è possibile il dosaggio del fosforo inorganico effettuando un prelievo venoso e/o lasciando un campione di urine delle 24h. Orario prelievi 7.45-9.30. Si consiglia un digiuno di 8-10 ore.

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