Dosaggio dell'Ammonio plasmatico
L’ammonio deriva essenzialmente dal catabolismo degli aminoacidi e il fegato provvede a privarlo della sua azione tossica trasformandolo in urea che viene eliminata a livello renale, al fine di mantenere un normale equilibrio acido-base. Il dosaggio dell' ammonio plasmatico ( ammoniemia ) può essere effettuato sia con determinazione cromatografica-colorimetrica sia con metodo cinetico GLDH-UV (Glutammico-deidrogenasi-UV):
--Nel primo caso lo ione ammonio, presente nel plasma campione, viene adsorbito su una resina cationica equilibrata con un opportuno tampone. Dopo aver allontanato le sostanze interferenti con più lavaggi, lo ione ammonio viene eluito e determinato con la reazione colorimetrica di Berthelot (vedi immagine). Con questo tipo di dosaggio è inoltre possibile determinare l’ ammoniuria nelle urine delle 24h.
--Nel caso di dosaggio cinetico GLDH-UV, con una fase di prereazione il piruvato è separato dal siero in presenza di LDH (Lattico-deidrogenasi); a questo punto con la reazione cinetica vista per le transaminasi GPT (ALT) viene dosato l’ammonio, a 37°C, seguendo l’assorbimento a 340 nm dell’NADH in presenza di GLDH.
I valori di riferimento per questo metabolita sono di 45-80 ug/dl nel plasma venoso degli adulti, nei neonati i dosaggi possono arrivare fino a 150 ug/dl.
Presso la nostra struttura è possibile dosare l'Ammonio plasmatico effettuando un prelievo venoso. Orario prelievi: 7.45 - 9.30. Si consiglia di osservare un periodo di digiuno di 8-10 ore.
Vedi anche 'Epatite Virale' nei Comunicati Stampa nel riquadro a sinistra.
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