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Il periodo dell'adolescenza


L’ adolescenza è una fase molto particolare della vita di ogni individuo. La complessità viene data da una varietà di cambiamenti che interessano il corpo, la mente, gli affetti e le relazioni, in una tempistica quasi di contemporaneità.


A livello del corpo le principali modificazione avvengono nel fisico, con l’allungamento egli arti e della statura, e a livello sessuale, con lo sviluppo e la crescita degli organi sessuali primari e secondari. A livello cognitivo si sviluppa il pensiero ipotetico-deduttivo, cioè la capacità di ragionare per ipotesi astratte e la possibilità quindi di poter fare delle deduzioni sulle conseguenze implicate nelle ipotesi stesse. Queste nuove acquisizioni vanno ad influire sia sul modo di apprendere che sul modo di percepire se stessi, gli altri e il mondo. Ciò permette al ragazzo di considerare diverse opportunità rispetto alla situazione presente, allargando la propria consapevolezza ed esperienza in termini temporali. Si apre, così, la prospettiva di poter spaziare possibilità, opzioni e sfaccettature riflessive diverse, che permettano apertura su più livelli di cambiamento.



Questo grande passaggio alla vita adulta può inizialmente
disorientare e allarmare il giovane adolescente . Il suo nuovo modo di ragionare e pensare, infatti, lo portano a vivere con più consapevolezza le proprie trasformazioni, mettendolo in una posizione attiva e più responsabile. Ed è così che comincia la sua crescita verso un riassestamento e ridefinizione della sua identità, separata da quella di mamma e papà. Qualcosa è cambiato dentro di lui e ora ha bisogno dei suoi tempi per riorganizzare e conoscere queste sue nuove abilità e possibilità.


Tutto questo accompagna la trasformazione all’interno dello stesso nucleo familiare , il cui primo scopo è stato quello di accogliere, accudire e proteggere la prole per ora diventare un luogo da cui, questa stessa prole cresciuta, comincia a prendere le distanze e prova a camminare verso il mondo con le proprie competenze e abilità acquisite durante la fase infantile.


Il rapporto affettivo genitori-figli può a questo punto trovare delle difficoltà, a volte di blocco e di stallo. Se l’adolescente, infatti, è alle prese con la ridefinizione di se stesso e della messa alla prova dei propri limiti e successi, gli stessi genitori si trovano ad affrontare il proprio cambiamento, che li vedrà impegnati in un processo lento e impegnativo dove andare a rivedere e ridimensionare le aspettative e l’investimento fatti sul figlio.


Il mondo sociale rispecchia nell’adolescente il suo più attento interesse e curiosità di apprendimento e di inserimento. Egli è alla ricerca di nuovi modelli di riferimento su cui sperimentare e riadattare la sua persona attuale e quella che un giorno vorrà diventare. Grazie alla sua nuova abilità di pensiero è ora più critico e selettivo riguardo alle persone con cui desidera confrontarsi e occupare il suo tempo. Egli sta costruendosi un’identità e un suo personale modo di essere e di atteggiarsi, e lo fa cercando di vagliare le diverse opportunità e punti di vista, identificando così il proprio gusto. È un passaggio di affermazione di sé, di identificazione con ciò che sente di essere e con ciò che vuole diventare.



Definire una propria identità separata e autonoma è uno dei suoi compiti più importanti e il passaggio dalla fase infantile alla fase adulta implica tutta una serie di difficoltà e ambivalenze che spesso mandano in crisi il giovane e la sua famiglia. Dal punto di vista emotivo l’impegno è tale che spesso si notano dei comportamenti ambivalenti e contradditori, che possono disorientare gli stessi genitori, spesso spettatori passivi delle trasformazioni dei propri figli.


Tenere a bada le tensioni provenienti da tutti questi cambiamenti mette alla prova la compattezza e la forza psichica dell’adolescente, che spesso può cadere in momenti di forte ansia e preoccupazione per il proprio futuro. Da qui possono comparire diverse sintomatologie che richiamano la difficoltà del momento, ma anche una vulnerabilità di base, che lo rendono fragile e bisognoso di un contenimento e un accompagnamento di rafforzamento di sé, per meglio accedere e continuare la strada della propria vita.


La f orte tensione e ansia può sfociare in diverse sintomatologie, quali:
- instabilità dell’umore,
- depressione,
- disturbi del sonno e dell’alimentazione,
- disturbi d’ansia, sensi di colpa,
- autosvalutazione,
- sensazione di non essere capito,
- disturbi dell’attenzione e concentrazione,
- difficoltà emotive, chiusura, isolamento, …




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