PEELINGS CHIMICI DI ACIDO GLICOLICO, SALICILICO, PIRUVICO, TRICLOROACETICO
Peelings Sono acidi che applicati sulla cute sono in grado di penetrare profondamente e di provocare una esfoliazione di grado ed intensità variabile in rapporto alla percentuale ed al Ph (grado di acidità) degli agenti impiegati e soprattutto al tempo della loro applicazione. L’esfoliazione degli strati più superficiali e la successiva rigenerazione di porzioni dell’epidermide e/o del derma determina una levigatura della cute ed un livellamento delle irregolarità cutanee con il risultato che la pelle appare rinnovata, liscia e luminosa. E’ un trattamento che è indicato per l’attenuazione delle piccole rughe del volto, pigmentazioni (macchie) superficiali e piccoli esiti cicatriziali (non profondi) da acne. Gli agenti attivi più comunemente impiegati per il trattamento ambulatoriale del photoaging sono l’acido glicolico, l’acido salicilico, l’acido piruvico, l’acido tricloroacetico, la resorcina, l’acido retinoico, l’acido kogico, l’acido fitico e miscele di questi acidi ed altre sostanze (soluzione di Jessner (ac. salicilico, resorcinolo, ac. lattico, etanolo) e similari. I più diffusi tra questi acidi, sono : il glicolico , un alfa-idrossi-acido generalmente impiegato a concentrazione del 70 – 90 % ed a ph compreso tra 0,5 e 2, il salicilico un beta-idrossi-acido ed infine l’acido tricloroacetico , che a differenza dei primi due, a seconda della concentrazione, può essere considerato un peeling medio-profondo, e pertanto impiegato prevalentemente nel trattamento degli esiti cicatriziali d’acne in alternativa ai laser ablativi (co2 ed erbium). I costi sono compresi tra 70 e 100 euro a seduta tranne che per il TCA. L’acido glicolico è’ impiegato per peelings superficiali e medi; la sua applicazione, anche se per soli pochi minuti, provoca un eritema, che si risolve in uno o due giorni. Talvolta possono comparire piccole crosticine che cadono in due-tre giorni senza lasciare esiti. Sono necessarie più sedute, intervallate da sette/dieci giorni di pausa, per ottenere un risultato apprezzabile. Non è necessaria alcuna convalescenza e la paziente non è costretta a sospendere la propria vita sociale e lavorativa. I risultati realisticamente ottenibili con l’acido glicolico sono riassumibili in un generale miglioramento della cute del volto, intesi come un aumento della luminosità e tonicità, nonché una progressiva idratazione della cute, un ammorbidimento e riduzione delle rughe sottili che conferisce alla cute un aspetto più levigato e vellutato. In molti casi è ottenibile una attenuazione anche consistente delle iperpigmentazioni, specie quando coadiuvato da una mirata terapia domiciliare con depigmentanti (ac. Kogico o similari). Nell’acne, in particolar modo nella forma comedonica non infiammata consente di ottenere un effetto di purificazione transitoria, nonché un effetto levigante sulle piccole cicatrici. Non è necessaria alcuna convalescenza e la paziente non è costretta a sospendere la propria vita sociale e lavorativa. L’acido salicilico Consente di ottenere buoni risultati nel trattamento del crono-photoaging, ma solo in pazienti che non abbiano sperato i 50 – 60 anni di età, poiché a differenza del gli colico esso non agisce sul derma e sulle modificazioni che esso presenta in tale fascia di età. Risultati di notevole rilievo sono stati riportati nel trattamento delle iperpigmentazioni, ma soprattutto nell’acne papulo-pustolosa, grazie alla sua attività antibatterica ed antinfiammatoria ed alla capacità di penetrare profondamente nei follicoli infetti.L’acido tricloroacetico ( TCA ) E’ l’agente più usato per ottenere peelings medi e profondi. Quest’acido produce uno “sbiancamento” della pelle che nei giorni successivi si trasforma in una sottile crosta bruna. Nei quattro/sette giorni successivi avviene lo sfaldamento ed il distacco di una escara brunastra a cui fa seguito la riepitelizzazione completa. Il peeling con TCA richiede in genere una settimana - dieci giorni di riposo domiciliare e di astensione dalle normali attività sociali e lavorative. E’indispensabile una assoluta fotoprotezione, attuata con schermi antisolari almeno per i tre – quattro mesi successivi al trattamento.
I costi del trattamento possono essere valutati dal Medico e forniti al paziente solo in corso di una visita clinica, in occasione della quale lo specialista può prendere concretamente in esame il singolo caso e le variabili già descritte.
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