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BLEFAROPLASTICA

BLEFAROPLASTICA INFORMAZIONI GENERALI

La blefaroplastica è un intervento chirurgico di riduzione del tessuto cutaneo e muscolare in eccesso e/o delle “borse” palpebrali, o di correzione di solchi palpebro-nasali profondi. Non può essere rimossa ogni ruga o piega intorno agli occhi: sarà il chirurgo a valutare la specifica situazione e decidere circa la quantità di cute che può essere asportata senza conseguenze per ottenere il migliore risultato. Il risultato dell’intervento varia da soggetto a soggetto ed è determinato da diversi fattori: condizioni fisiche del viso, presenza o assenza di adipe, età relative del cute, quantità e qualità delle rughe presenti, struttura ossea sottostante e influenze ormonali. La durata del risultato dell’intervento varia da individuo ad individuo; in molti casi le “borse” delle palpebre inferiori non recidivano, ma con il passare del tempo la cute diventa più lassa e più ridondante, il muscolo orbicolare perde l’elasticità e potrebbe essere necessario in un periodo variabile un’ulteriore riduzione della cute, a meno che non si proceda ad un fissaggio supplementare della muscolatura all’arcata ossea ( tecnica di R. ADAMSON )Il lavoro e le attività sociali saranno limitate per un periodo di 10-21 giorni dopo l’intervento.


PREPARAZIONE PRE-OPERATORIO


Il paziente dovrà sottoporsi ad un esame clinico-anamnestico e ad alcuni esami di laboratorio. Evitare di assumere aspirina o medicamenti che la contengono nei 14 giorni precedenti e seguenti l’intervento, dal momento che questo farmaco riduce la capacità di coagulazione del sangue e può aumentare quindi il rischio di complicazioni. Si consiglia di evitare qualsiasi tipo di make-up al viso il giorno di intervento. Si consiglia alle pazienti in trattamento con contraccettivi orali, farmaci diuretici o per il dimagrimento di sospendere l’assunzione 30 giorni prima dell’intervento. Si consiglia di eliminare il fumo almeno 30 giorni prima dell’intervento: recenti studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicanze è 10 volte superiore nei pazienti fumatori rispetto ai non fumatori.


INTERVENTO


L’intervento, che dura da circa 1 fino a 3 ore salvo complicazioni, può essere eseguito in anestesia generale, locale o locale e sedazione e non è doloroso.


Palpebre inferiori. L’incisione è eseguita a circa 2 mm dal margine ciliare, parallela al margine palpebrale, e si prolunga leggermente oltre il canto esterno curvando in qualche ruga per circa 1 cm. Il lembo mio-cutaneo viene scollato delicatamente dai tessuti sottostanti. La quantità appropriata di grasso peribulbare in eccesso viene rimossa: se necessario viene asportato l’eccesso cutaneo e muscolare, eventualmente il lembo muscolare verrà ancorato al periostio dell’arcata orbitaria al di sopra del tarso esterno e la cute suturata con filo sottile (R.Adamson). A volte viene applicato cerotto sterile all’estremità dell’incisione. Ipotono palpebrale, ipertrofia muscolare, solco palpebro-genieno troppo profondo richiedono tecniche diverse di intervento, che saranno preventivamente discusse con il chirurgo.


Palpebra superiore. Prima che la incisioni vengano eseguite viene valutato e disegnato l’eccesso cutaneo. Il disegno viene eseguito in modo che la cicatrice finale possa cadere in una piega cutanea quando l’occhio è aperto. Nella regione del canto esterno l’incisione curva leggermente verso l’alto. Le quantità di cute stabilita viene rimossa. Una quantità adeguata di adipe in eccesso viene asportata e la cute viene chiusa con materiale di sutura molto sottile. Blefaroptosi, ptosi della ghiandola lacrimale ed irregolarità ossea richiedono tecniche diverse di intervento, che saranno preventivamente discusse con il chirurgo.


TRATTAMENTO POST OPERATORIO


Per le prime 24 ore sarà applicata sugli occhi una medicazione leggera e delle compresse fredde, che saranno cambiate frequentemente. Il giorno successivo il paziente potrà tornare a casa e continuerà ad applicare le compresse fredde per ulteriori 2 giorni. I punti di sutura verranno rimossi 3-5 giorni dopo l’intervento. Si rende necessario non coricarsi completamente per almeno un mese dopo l’intervento ed in particolare nei primi 10 giorni è consigliata la posizione semiseduta. Bisognerà evitare l’esposizione delle palpebre al sole per almeno 90 giorni. Si sconsiglia di bere alcolici per almeno 7 giorni dopo l’intervento.


POSSIBILI COMPLICAZIONI


In genere le complicazioni sono di modesta entità e comunque trattabili farmacologicamente con successo.


RIPIRESA DELL’ATTIVITÀ FISICA

La guida dell’automobile ed ilo make-up potranno essere ripresi dopo 7 giorni, cosi come l’attività sessuale; le attività sportive dopo 21 giorni.


Alcune attività sportive (jogging, danza) potranno essere riprese dopo 14 giorni, mentre per gli sport più intensi (sci, tennis, calcio, pallacanestro, nuoto, vela, pesca subacquea) è preferibile attendere almeno 21 giorni.


Il sole è estremamente dannoso per la pelle ed in particolare è necessario evitare l’esposizione diretta delle zone interessate per almeno 3 mesi dopo l’intervento chirurgico.


Ogni intervento chirurgico ha, come esito, la presenza di una o più cicatrici. La cicatrizzazione è un fenomeno biologicamente complesso che si realizza attraverso fasi diverse. La maturazione è l’ultima di queste fasi e si protrae per molti mesi, talora per anni. È quindi evidente che la paziente dovrà attendere il tempo necessario per la stabilizzazione della cicatrice prima di poterne osservare l’aspetto definitivo.


Il chirurgo utilizzerà tutte le tecniche volte ad attenere una buone cicatrice, sottile e situata allo stesso livello della cute circostante. Esistono però fattori che possono modificare il normale processo di cicatrizzazione, tra cui: anomalie della vascolarizzazione e dell’innervazione, carenza di proteine, uso dei farmaci antineoplastici, microangiopatia diabetica, fumo di sigaretta. Esistono inoltre forma di cicatrizzazione patologica, sulla base di una predisposizione individuale, che possano determinare la formazione di una cicatrice ipertrofica o, nei casi più gravi, di una cicatrice cheloidea. Tale evento si realizza più facilmente in alcune sedi corporee quali regione sternale, deltoidea, scapolare, ombelicale e pubica. Qualora dovesse verificarsi l’insorgenza di una cicatrice inestetica, sarà sempre possibile ottenere dei miglioramenti mediante terapia medica o chirurgica.


È bene tenere presente che qualsiasi procedura chirurgica, per quanto piccola e limitata ed eseguita su pazienti in buone condizioni generali, comporta sempre la non prevedibile possibilità di insorgenza di complicazioni generali il cui tipo e gravità sono ugualmente non prevedibili. Statisticamente si può affermare che per persona in buone condizioni generali i cui esami clinici non dimostrino alterazioni che possano aumentare il rischio, la possibilità di insorgenza di complicazioni gravi o gravissime è pressoché teorica.









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