Polizza fideiussoria: tutto ciò che c’è da sapere
Che cos’è e come funziona una polizza fideiussoria
Anche le compagnie assicurative, non soltanto gli istituti bancari, possono sottoscrivere una polizza fideiussoria. Ma che cos’è l’assicurazione fideiussoria? E’ un contratto che fondamentalmente coinvolge tre parti:
Creditore;
Debitore;
Agenzia assicurativa o istituto bancario che emette la polizza
Il debitore è il contraente, ovvero il soggetto che, non avendo nell’immediato la possibilità di coprire economicamente l’intero importo che prevede l’accordo, necessità di una garanzia. Il fideiussore è colui che fornisce la garanzia, ovvero la compagnia assicurativa o la banca. Il beneficiario si identifica con il creditore. Nello specifico, è il soggetto che beneficerà della fideiussione assicurativa. Dunque, l’impegno più gravoso spetta proprio alla banca o alla società assicurativa. L’agenzia, infatti, in caso di inadempienza del debitore, dovrà rimborsare il creditore.
Perché si emettono polizze fideiussorie
A questo punto potresti chiederti perché una banca o un’agenzia assicurativa dovrebbero emettere una polizza fideiussoria? E’ un’operazione che, solitamente, si fa in presenza di clienti importanti e storici. Infatti, prima di assumersi un rischio del genere, chi emette la polizza deve accertarsi della solvibilità e della solidità del contraente.
Documenti richiesti
In che modo? Il cliente è tenuto a presentare, oltre a documento d’identità e codice fiscale, un documento di reddito e, possibilmente, le ultime due buste paga. Diverso, invece, è il caso in cui la richiesta di fideiussione venga presentata da un’azienda. Nella fattispecie, la banca o la società assicurativa richiederanno:
la Partita Iva dell’azienda;
il bilancio degli ultimi cinque anni;
i documenti di riconoscimento dell’Amministratore;
la dichiarazione dei redditi;
lo stato patrimoniale e aggiornamento della contabilità.
Il contratto di polizza fideiussoria
Un contratto di polizza fideiussoria deve specificare non soltanto il ruolo della compagnia assicurativa di cui abbiamo parlato prima. Nel contratto deve chiaramente essere indicata la durata nonché il costo della polizza stessa. Solitamente, il contratto scade contemporaneamente alla fine dell’obbligazione sottoscritta dal contraente a vantaggio del beneficiario.
Cosa guadagna la compagnia assicurativa da questa operazione? La risposta è semplice: gli interessi. Infatti, all’interno del contratto sono stabiliti gli interessi che spetteranno all’agenzia e che il contraente dovrà alla stessa riconoscere per il servizio.
Tempistiche e tassi d’interesse
Una polizza fideiussoria emessa da una società assicurativa richiede tempi molto più brevi rispetto a quando ci si interfaccia con una banca. Spesso, in tre-quattro giorni lavorativi è possibile portare a termine la sottoscrizione della polizza.
Il tasso d’interesse applicato dalle compagnie assicurative è variabile e, solitamente, non supera mai la soglia del 5%. Il valore del tasso può dipendere da diversi fattori, in primis da decisione interne alla compagnia assicurativa ma altri elementi presi in considerazione sono l’importo da coprire e il rischio finanziario.
Principali tipologie di polizze fideiussorie
Si possono chiedere polizze fideiussorie per diverse esigenze. Dall’affitto al rimborso dell’Iva, dagli appalti pubblici ai contratti fra privati, dalle urbanizzazioni agli appalti all’estero.
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