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Verifiche sismiche
Le problematiche legate al rischio sismico ed alla sua riduzione, devono essere inquadrate in un’ottica unitaria: la previsione, la prevenzione, l’emergenza e la ricostruzione sono, infatti, tutte fasi strettamente collegate. Per promuovere qualsiasi politica di mitigazione del rischio sismico e quindi di prevenzione è necessario conoscere la pericolosità sismica locale del territorio, in quanto le uniche azioni concrete per ridurre in modo significativo tale pericolo sono quelle legate alla realizzazione di opere opportunamente dimensionate per quel determinato moto sismico e quelle legate alla zonizzazione di pericolosità sismica per evitarne l’esposizione.Il rischio sismico dipende dai seguenti fattori:
- Pericolosità sismica: probabilità che in una determinata zona si verifichi un evento sismico di una determinata intensità in un determinato periodo.
- Effetti sismici locali: fenomeni che influiscono localmente sulla pericolosità, correlati a caratteristiche geofisiche e geotecniche di sito che producono fenomeni di dissesto e/o di variazione dello scuotimento sismico.
- Vulnerabilità sismica: misura della propensione delle strutture (manufatti, reti tecnologiche, sistemi, ecc.) a subire dei danni per gli effetti di un sisma. Esposizione sismica e/o Valore: misura (stima economica) della probabile perdita associativa a tutto quanto è soggetto agli effetti del sisma: vite umane, valore economico, costi indotti per perdita di funzionalità, valore storico-artistico, ecc...
La Tecnica MP fornisce:
- Previsione, prevenzione, mitigazione e gestione dei rischi sismico e idrogeologico;
- Studio della risposta sismica locale con particolare riguardo a studi di microzonazione sismica in aree urbane (indagini di sito dirette e indirette);
- Valutazione della pericolosità sismica;
- Studio delle fenomenologie indotte a seguito di forti terremoti (frane, liquefazione, fagliazione e fratturazione superficiali);
- Verifica sismica di strutture ed infrastrutture esistenti o di nuova realizzazione, che viene condotta mediante analisi numeriche e sperimentali strettamente integrate tra loro come indicato nelle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008). L'impiego di vibrodine elettromeccaniche o elettroidrauliche, permette di ottenere preziose informazioni circa il comportamento dinamico della struttura analizzata. La modellazione strutturale, opportunamente calibrata sulla base di evidenze sperimentali, consente di massimizzare il livello di conoscenza e quindi di ridurre al minimo il ricorso ad indagini puntuali a carattere intrusivo
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