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Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA)

Secondo recenti indagini epidemiologiche, i disturbi dell’apprendimento riguardano tra il 5% e il 10% della popolazione in età scolare. Vari lavori confermano la rilevanza del problema, riportando dati analoghi ( OMS, 1992; APA, 1994; Culbertson e Edmonds, 1996; Stella e Biancardi, 1997; Culbertson, 1998; Pearl e Bay, 1999 ). Riferendoci ai dati presenti in letteratura, stimiamo dunque che in ogni classe ci sono in media uno o due bambini con problematiche dell’apprendimento. Una fetta importante di tali difficoltà sfocia in un DSA alla cui base del quale è possibile rintracciare cause neurobiologiche e costituzionali in grado di determinare difficoltà nel: o riconoscimento dei segni dell’ortografia; o nell’apprendimento delle regole di conversione grafema-fonema o processo di ricostruzione delle stringhe di suoni in parole del lessico. Tali disturbi rappresentano un fattore di rischio primario per la dispersione scolastica e possono incidere sullo sviluppo della personalità e su uno sviluppo sociale equilibrato: comportano, dunque, non solo un evidente svantaggio scolastico, ma anche ripercussioni di rilievo sullo sviluppo emotivo e sociale del bambino, la perdita dell’autostima e della motivazione a studiare.

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