Acari (fonte ISPRA)
Gli Acari della PolvereCosa sono gli acari della polvere?
Gli acari sono fra gli esseri viventi più antichi sulla superficie della terra; essi possono vivere e crescere in ambienti differenti come piante, fiori, animali, acqua dolce e salata, terra, ma anche rifiuti organici, materassi, libri, etc. Gli acari sono piccoli aracnidi, appartenenti a diverse specie; quelle che sono in modo particolare correlate all’asma sono chiamate “acari della polvere di casa” poiché hanno il loro habitat permanente nell’ambiente domestico.
Le loro dimensioni sono di circa 200-300 micron, cioè all’incirca ¼ di millimetro, per cui sono invisibili a occhio nudo. I più comuni si chiamano Dermatophagoides pteronyssinus (DPP) e Dermatophagoides farinae (DPF). Le sostanze prodotte dagli acari in grado di provocare allergia (gli allergeni) sono in particolare le loro feci, che, liberandosi nell’aria, possono essere facilmente inalate ed entrare a contatto con organi o apparati sensibili provocando la tipica sintomatologia allergica.
Quali sono le fonti degli acari della polvere?
L’ambiente ideale per la crescita e proliferazione degli acari della polvere sono i luoghi caldi e umidi. In casa li troviamo specialmente all’interno delle imbottiture dei cuscini, materassi e piumini, ma sono presenti anche nei tappeti e nella moquette. Per sopravvivere si nutrono delle microscopiche scaglie della nostra cute (forfora e pelle desquamata). Di conseguenza la temperatura di un materasso su cui dorme un individuo (dai 20° ai 30° C), l’umidità relativa (sudore) sprigionata dal corpo e le squame che si distaccano dalla pelle per sfregamento con le lenzuola, sono elementi ideali per la crescita degli acari. Il periodo di massima concentrazione ambientale è costituito dalle stagioni autunnale ed invernale ovvero quando gli ambienti sono meno ventilati e si utilizza il sistema di riscaldamento.
Quali sono gli effetti sulla salute?
Nei soggetti allergici gli acari possono provocare rinite, congiuntivite, eczema, tosse e asma.
Come ridurre l’esposizione?
- Aerare frequentemente gli ambienti, contenendo l’umidità relativa tra il 40 e il 60%.
- Ricoprire materasso, cuscino e trapunta con coperture impermeabili che abbiano una buona traspirabilità. Se è possibile sostituire i materassi con altri in poliuretano denso, che rappresenta un habitat sfavorevole alla riproduzione e allo sviluppo degli acari.
- Lavare la biancheria da letto con acqua calda (55-60 °C) settimanalmente.
- Trattare i tappeti con acaricidi seguendo le indicazioni riportate sull’etichetta. Fare attenzione perché alcuni esercitano una lieve azione irritante sulle mucose delle vie respiratorie, nelle prime ore dopo l’applicazione: per tale motivo gli acaricidi non vanno mai impiegati in presenza di persone asmatiche o allergiche, che devono allontanarsi per almeno 4-6 ore dopo l’applicazione.
- Se possibile sostituire la moquette con pavimenti in legno o di ceramica.
- Ridurre al minimo i mobili ricoperti in stoffa.
- Tenere gli oggetti che possono accumulare polvere in armadi chiusi.
- Usare tende facilmente lavabili.
- Evitare i giocattoli di peluche e preferire quelli di legno o gomma. Gli animali di peluche possono essere messi nel freezer per 12-24 ore, lasciati poi a temperatura ambiente per 30-60 minuti ed infine lavati delicatamente: le basse temperature uccidono gli acari che vengono successivamente rimossi con il lavaggio.
- Non tenere animali imbalsamati.
- Per le pulizie domestiche usare prima un aspirapolvere elettrico adeguato, dotato di filtri e poi un panno umido. Si è dimostrata efficace la pulizia con vapore (150°C).
- Aprire le finestre durante le operazioni di pulizia.
- Pulire attentamente i termosifoni, che possono essere una fonte di abbondante polvere.
- Evitare la presenza degli animali domestici all’interno delle abitazioni poiché non va dimenticato che anch’essi sono portatori di acari.
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