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Supervisione Clinica
La Supervisione Clinica non è, ahimé, un obbligo per chi pratica professioni d'aiuto. Secondo il mio modesto parere, essa è imprescindibile se si vuole lavorare in modo produttivo e utile per i pazienti. Confrontarsi con un Clinico più esperto di noi rispetto ai metodi usati per la diagnosi, alla diagnosi formulata, alle priorità assegnate al trattamento, agli obiettivi che si cerca di raggiungere, ai tempi medi che ci si propone permette di migliorare tutti questi aspetti, dato che il supervisore, partendo dalle sue conoscenze e dalla sua esperienza, ma anche dal fatto che è un osservatore esterno e non è in relazione con QUEL particolare paziente, ma è in relazione con il suo terapeuta, può fornire indicazioni e suggerimenti utilissimi, oltre ad informare rispetto alle più recenti tendenze scientifiche nel campo del trattamento di quel particolare disturbo. Non è raro uscire da una seduta di supervisione e dovere passare in libreria o navigare in internet per aggiornarsi. Anche parlare del tipo di emozioni che un certo paziente ci suscita, siano esse positive (ad esempio simpatia, o voglia di darsi del tu, o altro) o negative (noia, paura, antipatia, ecc. è fondamentale, perché tali emozioni del terapeuta possono invalidare il processo terapeutico se non sono consapevoli e comprese da parte sua, in modo da poterle gestire in ogni momento con la dovuta etica professionale e con il rispetto assoluto del paziente. Il ruolo del Supervisore è quindi molteplice: egli ha funzione didattica, tecnica, di gestione emotiva e di esempio etico. Tutti questi aspetti, se non curati e gestiti accuratamente dal terapeuta con continuità, possono diminuire significativamente la sua capacità di aiutare. In questo senso la supervisione è un investimento sulla qualità. Purtroppo in molti casi la supervisione resta confinata al solo periodo formativo del terapeuta, e viene interrotta quando si raggiunge l'abilitazione ad esercitare la psicoterapia. Suggerisco invece di continuarla, anche meno frequentemente, magari, ma mantenendo un contatto con chi ha più esperienza, maturità e saggezza di noi.Richiedi info