Sei in: Servizi: NEUROPSICOLOGIA: VALUTAZIONE DEMENZE

VALUTAZIONE DEMENZE

La demenza è caratterizzata dalla presenza di un deficit della memoria che si associa a disturbi in altre aree cognitive e causa una significativa riduzione delle capacità della vita quotidiana del paziente. La diagnosi si dovrà attenere ai criteri DSM-IV o ICD-10 che prevedono l'esistenza di un unico quadro sindromico, rappresentato dalla demenza, condiviso da differenti malattie.


Considerati i vantaggi di una diagnosi precoce, una demenza andrà tempestivamente sospettata in soggetti anziani che presentino un iniziale declino delle capacità cognitive. In questi soggetti, tra i quali la prevalenza della demenza è più alta che in soggetti asintomatici, l'utilizzo degli strumenti di screening presenta un più alto valore predittivo positivo e un minore rischio di falsa positività. Una pronta diagnosi in soggetti con sintomatologia iniziale viene qui denominata diagnosi tempestiva per differenziarla dalla diagnosi precoce in fase asintomatica.


La persona può mostrare una difficoltà progressiva a svolgere una o più delle seguenti attività


    • Imparare e ricordare nuove informazioni.
      E' più ripetitivo; ha difficoltà a ricordare recenti conversazioni, eventi e appuntamenti; frequentemente posiziona gli oggetti in malo modo.

    • Eseguire compiti complessi. Ha difficoltà a seguire una serie complessa di pensieri o nell'eseguire compiti che richiedono numerose azioni.

    • Ragionare.
      E' incapace a rispondere con una ragionevole strategia a problemi insorti a casa o al lavoro; si mostra stranamente poco riguardoso delle regole sociali di comportamento.

    • Orientarsi.
      Ha difficoltà nell'orientamento durante la guida dell'automobile e tende a perdersi anche in luoghi che gli/le sono familiari. Può manifestare difficoltà a ricordare il giorno della settimana o la data attuale.

    • Parlare.
      Ha difficoltà sempre maggiori a trovare le parole che esprimano ciò che vuole comunicare e a seguire le conversazioni.

  • Avere un comportamento adeguato.
    E' passivo e non reagisce adeguatamente alle differenti situazioni, è più irritabile e sospettoso del solito, interpreta in modo sbagliato stimoli uditivi o visivi. A volte si manifestano invece disturbi più selettivi e particolari come un disturbo del linguaggio ( afasia ), un disturbo nel riconoscimento dei volti familiari ( prosopoagnosia ) o altri disturbi isolati come una difficoltà nell'organizzare il movimento.


Il percorso diagnostico per la diagnosi di demenza


Il percorso diagnostico si dovrà basare oltre che sulla raccolta mirata della storia clinica del paziente e sull'esame obiettivo, anche su un'attenta valutazione delle capacità funzionali e cognitive del paziente (5).


Il percorso diagnostico per la diagnosi di demenza dovrà vedere coinvolte le due figure del medico di famiglia per la prima fase di screening e il neurologo per la seconda e terza (fase di conferma diagnostica e diagnosi differenziale all'interno delle demenze).


La demenza è una compromissione della memoria e di almeno un'altra capacità cognitiva che si accompagna ad una diminuzione delle capacità funzionali del soggetto. In alcune forme di demenza differenti dalla malattia di Alzheimer, il disturbo di memoria può non essere presente all'esordio ed essere preceduto da importanti disturbi comportamentali. Non è inoltre infrequente osservare pazienti con deficit isolato di memoria o di un'altra funzione cognitiva o con compromissione di memoria e di altre funzioni cognitive che non presentano una diminuzione delle capacità funzionali. Per questi quadri andrà utilizzata una denominazione univoca che potrebbe essere "Compromissione isolata di (… memoria, orientamento, linguaggio….)" e "Compromissione cognitiva lieve" per i quadri che non comportano un deficit funzionale. Questi pazienti andranno attentamente valutati al momento della diagnosi e durante il follow-up tramite protocolli di studio e valutazione




Richiedi info