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Efficacia della psicoterapia cognitiva

Trattamenti Psicologici basati su prove di efficacia


Terapie psicologiche basate su prove di efficacia


Le terapie basate su prove di efficacia sono protocolli di trattamento la cui efficacia è stata dimostrata in appropriati studi sperimentali controllati e che si caratterizzano per un’elevata validità interna (ossia soddisfano precisi criteri di rigore metodologico).


Negli anni più recenti, anche grazie alla spinta del movimento della "medicina basata sulle prove" si è avvertita sempre più l'esigenza di sottoporre a rigorose prove sperimentali i trattamenti psichiatrici e psicologici, nell'interesse dei servizi di salute mentale, degli utenti stessi e dell’intera collettività; tutto ciò ha parallelamente condotto al progressivo affermarsi di un modello di psicoterapia e psichiatria "evidence-based".
Uno dei pochi approcci psicologici EBM è la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), basata sul:


  • riconoscimento delle emozioni
  • collegamento tra emozioni, pensieri e comportamenti
  • insegnamento di migliori abilità di comunicazione e di soluzione dei problemi
  • definizione di obiettivi personali
  • esposizione graduale alle situazioni temute
  • tecniche di rilassamento muscolare e di respirazione lenta
  • prevenzione delle risposte non volute
  • controllo dei comportamenti impulsivi,
  • approfondimento dei problemi del qui e dell'ora piuttosto che sull'indagine di quanto avvenuto in passato.


La terapia cognitivo comportamentale


La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è una psicoterapia sviluppata negli anni ’60 da A.T. Beck ed oggi adottata nella pratica clinica dalla maggior parte degli psicoterapeuti.
È una terapia:


  • strutturata: si articola secondo una struttura ben definita, benché non in maniera rigida, per assicurarne la massima efficacia,
  • direttiva: il terapeuta istruisce il paziente ed assume attivamente il ruolo di “consigliere esperto”,
  • di breve durata: cambiamenti significativi sono attesi entro i primi sei mesi
  • orientata al presente: è volta a risolvere i problemi attuali.

Inoltre è:
Scientificamente fondata: l’intervento clinico è strettamente coerente con le conoscenze sulle strutture e sui processi mentali desunte dalla ricerca psicologica di base. Inoltre, è stato dimostrato attraverso studi controllati che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace. La TCC, infatti, ha mostrato risultati superiori o almeno uguali agli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.

Orientata allo scopo: il terapeuta cognitivo-comportamentale lavora insieme al paziente per stabilire gli obiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze, durante i primissimi incontri. Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti.

Pratica e concreta: lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti. Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l'eliminazione degli attacchi di panico e dell’eventuale concomitante agorafobia, la riduzione o l’eliminazione dei rituali compulsivi o dei comportamenti alimentari patologici, la promozione delle relazioni con gli altri, la diminuzione dell'isolamento sociale, e cosi via .

Collaborativa: Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il soggetto alla risoluzione dei propri problemi. La TCC è, infatti, una psicoterapia sostanzialmente basata sulla collaborazione tra paziente e terapeuta. Entrambi sono attivamente coinvolti nell'identificazione e nella messa in discussione delle specifiche modalità di pensiero che possono essere causa dei problemi emotivi e comportamentali che attanagliano il paziente.

Essa è finalizzata a modificare i pensieri “distorti” , le emozioni “disfunzionali” e i comportamenti “disadattivi” del paziente, producendo la riduzione e l’eliminazione del sintomo e apportando miglioramenti duraturi nel tempo.
La TCC è un terapia adatta al trattamento individuale, di coppia e in gruppo, e funziona a prescindere dal livello culturale, la condizione sociale e l’orientamento sessuale del paziente.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale, come suggerisce il termine, combina due differenti forme di terapia:


  • La PSICOTERAPIA COMPORTAMENTALE , che aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona mette in atto in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di risposta, l’esposizione graduale alle situazioni temute e il fronteggiamento attivo degli stati di disagio .
  • La PSICOTERAPIA COGNITIVA , che aiuta ad individuare certi pensieri ricorrenti , gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà , che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni problematiche vissute dal paziente, a correggerli, ad arricchirli, ad integrarli con altri pensieri più realistici, o, comunque, più funzionali al proprio benessere.


Il cambiamento dei contenuti e dei processi cognitivi problematici (convinzioni, valutazioni, aspettative, emozioni, distorsioni cognitive, ecc.) non viene perseguito, quindi, soltanto mediante la discussione e la riformulazione delle convinzioni disfunzionali dei pazienti, bensì mediante numerosi e variegati metodi d'intervento, diretti non solo agli aspetti cognitivi del funzionamento dell'individuo, ma anche a quelli specificamente emotivi e comportamentali.
La TCC è attualmente considerata a livello internazionale uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione ed il trattamento dei disturbi psicopatologici.






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