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Edita dalla Galleria ab/arTe moderna e contemporanea di Brescia


Lo scrittore Andrea Barretta firma la monografia d’arte di Luigi Corsini


Edita dalla Galleria ab/arTe moderna e contemporanea di Brescia, la monografia d’arte “Geometrie e tagli di luce nelle incisioni di Luigi Corsini” (pp. 72) scritta e curata da Andrea Barretta sull’arte di questo maestro dell'incisione. Il volume segue i momenti più significativi della vita artistica di Corsini tra Urbino, sua città natale, Roma e Brescia, e consente di conoscere una delle personalità dell’arte italiana. racconta le diverse fasi espressive dell’artista tra Urbino, sua città natale, Roma e Brescia: una ricerca dedicata alla luce, al paesaggio, al superamento dei limiti spaziali; un’eredità preziosa per la storia dell’incisione italiana del XX secolo.


Nel testo del giornalista e scrittore Andrea Barretta si legge che Luigi Corsini nasce a Urbino nel 1937 e che giunse a Brescia alla metà degli anni '60 e vi rimase fino alla morte insegnando e anche facendo l'incisore e lo stampatore è stato il divulgatore della calcografia là dove non esistevano occasioni artistiche di questo tipo, mentre in pochi anni il suo studio a Brescia sarà tra i principali in Italia settentrionale, dove insegna l’intransigenza sul metodo.


“Difficile in una necessaria sintesi documentare il sostrato di un processo formativo che andrebbe riletto nelle diverse esperienze importanti, tra continuità e accelerazioni, e passo dopo passo per ogni esperienza in cui Corsini - maestro nel rinnovare i modelli più consacrati - ha cercato di ‘costruire’ lo spazio compositivo intrecciando aspetti di un racconto che precede i risultati, raggiunti quando arriva a possedere pienamente la superficie, solo quando avvia la conclusione - ultimo atto - di un’indagine da cui esclude il superfluo, oltre ogni intervento estraneo all’integralmente incolore, che è sensazione viva, soluzione d’infinito che non può essere reale ma soltanto infinibile, perché l’unica dimensione è l’anima del nostro stesso esistere.


(…) Per riassumere il complesso svolgimento dell’arte incisoria corsiniana nella storia italiana del XX secolo - per non dimenticare una grande eredità incisoria che altri continuano - servirebbero ancora altri orizzonti d’indagine, altri significati. Servirebbe chiedere in prestito ad altre discipline artistiche la legittimazione nella calcografia dell’uso di mezzi di ‘ricerca’, senza ipocrisie né alibi, ma chiaro gesto intellettuale nel ribaltare i canoni tradizionali, nell’apprezzare i valori plastici sul foglio di carta - cultura dello spazialismo - come se il piano lineare non potesse bastare, come a rappresentare gli aspetti dell’esistenza in cui ritroviamo tutti i germi di una dialettica che ne è stata la premessa. Immagini di luce e colore: reinterpretazione poetica di una storia che si fa memoria e suggestione di paesaggi umani, di coinvolgimento a guardare il futuro” (…). Dal testo critico di Andrea Barretta





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