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Dieta ed attività fisica

Il fitness metabolico è una tappa fondamentale per la prevenzione e la risoluzione di tante patologie comuni, nonché il raggiungimento di uno stato di benessere attraverso la pratica di una corretta attività motoria intesa come un vero e proprio stile di vita, in associazione ad un regime alimentare adeguato alle necessità individuali.


Il fitness metabolico si occupa dei soggetti sedentari, che hanno bisogno introdurre l’attività fisica per migliorare non solo la forma fisica fine a se stessa, ma anche e direi soprattutto lo stato di salute. Le indicazioni in questo senso da parte del mondo sanitario sono ormai chiarissime a cominciare dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per passare ai ministeri della salute nazionali. Tutte le associazioni scientifiche mediche sono, di fatto, d’accordo che l’attività motoria è un vero e proprio “farmaco” che può migliorare le condizioni generali dei soggetti portatori della sindrome metabolica: un mix di sedentarismo, sovrappeso, diabete, ipercolesterolemia, ipertensione, e non solo.


L’attività fisica deve diventare uno strumento per trovare il proprio equilibrio psico-fisico, per guadagnare fiducia in se stessi e curare in modo naturale molti dei disturbi che affliggono una grande fetta della popolazione italiana, giovane e meno giovane. Le cause, oltre che in una predisposizione genetica sono da ricercarsi in uno stile di vita sbagliato. Fumo, alcol, eccesso di cibo, scarsa o nulla attività fisica sono tutti sintomi di una vita disordinata. In questi casi, una corretta terapia farmacologia può essere affiancata o addirittura sostituita da una buona attività fisica. Fare sport, mangiare sano, riposare a dovere ed affrontare la vita in maniera più calma è sicuramente una delle migliori cure possibili. Tramite un diverso approccio all’attività fisica, è infatti possibile lavorare per convivere con o addirittura debellare molte malattie, soprattutto quelle di origine metabolica.



Come funziona:


il soggetto viene seguito dal nutrizionista e dal medico sotto il punto di vista della salute e della corretta alimentazione. Insieme a queste figure entra in gioco il personal trainer che ha lo scopo di educare la persona ad uno stile di vita attivo, attraverso un ciclo di lezioni accompagna il soggetto metabolico nella sua trasformazione in soggetto motorio.


Ogni intervento è effettuato in maniera personalizzata sul soggetto da trattare: ogni individuo è unico, non solo sotto il profilo umano ma anche dal punto di vista sportivo. È difficile trovare delle metodiche di allenamento standard, che abbiano quindi gli stessi risultati su qualsiasi soggetto campione. L’antropometria è l’insieme delle tecniche di misurazione che ha come obiettivo quello di identificare le differenze morfologiche che caratterizzano l’individuo e di classificarle in base a dei canoni ben precisi. È naturale, che l’attività fisica di un diabetico piuttosto che di un iperteso, non potrà essere la stessa di una persona che non soffre di nessun disturbo di origine metabolica. Quello che maggiormente dovrà essere tenuto sotto controllo in questi casi è la frequenza cardiaca di lavoro. Il personal trainer si occuperò di studiare il programma di allenamento più adatto ad ognuno, introducendo gradualmente attività aerobiche a basso impatto ed attività con i pesi allo scopo di tonificare e ridurre il tessuto adiposo soprattutto sul giro vita. A completamento ottimale del lavoro, si potranno svolgere anche corsi di ginnastica dolce tipo Pilates in grado di allenare insieme corpo e mente e donare a fine seduta una buona sensazione di benessere generale; il tutto allo scopo di allentare i livelli di stress a cui la vita moderna sottopone.


Solo la continua collaborazione tra istruttori - adeguatamente preparati in materia – medico e nutrizionista sarà in grado di stabilire un corretto protocollo di lavoro.
Nelle sindromi metaboliche più che in ogni altro caso, è doveroso ricordare che l’intervento dell’istruttore non può sostituirsi alla competenza del medico e del nutrizionista. In questi casi, le direttive cliniche e nutrizionali debbono essere tracciate rispettivamente dal medico e dal nutrizionista che prendono in carico il paziente, cura dell’istruttore sarà quello di applicarle al meglio.


I principali intenti legati al Fitness Metabolico sono:


• Svolgere una attività fisica controllata non traumatica (considerando i rischi cardiovascolari delle persone affette da sindrome metabolica).


• Riabilitare i soggetti ad una vita sociale migliore passando per l’attività fisica.
• Ridare a queste persone maggior fiducia in loro stessi permettendogli di riappropriarsi di una propria identità psico-fisica.


• Compito fondamentale di istruttore e personale sanitario, è quello di guidare l’allievo verso uno stile di vita migliore (buona attività fisica, regime alimentare corretto, meno stress nella vita quotidiana). Il lavoro che inizia in palestra deve essere in grado di migliorare le abitudini quotidiane.
• Riportare in palestra dei soggetti atipici come gli ipertesi, gli obesi, i diabetici. Per questo, l’approccio non invasivo da parte degli istruttori è fondamentale; il lavoro deve essere pianificato in maniera graduale iniziando con attività a basso impatto ed esercizi a carico naturale. Sono indicate camminate sul tappeto insieme ad esercizi di mobilità articolare e condizionamento motorio.
• Quasi tutti i soggetti affetti da sindrome metabolica sono spesso in soprappeso. La perdita di peso è quindi il primo passo verso una condizione fisica migliore; dimagrire non è una questione estetica bensì di salute. L’obiettivo deve essere quello di mantenere la massa magra riducendo il tessuto adiposo.


• I programmi più indicati sono spesso quelli misti aerobici-anaerobici. A stazioni aerobiche vengono alternate stazioni anaerobiche con l’utilizzo di carichi non eccessivi. Una frequenza settimanale di 3 sedute è l’ideale, con la possibilità di farne 2 in palestra ed 1 di gruppo.



I tre criteri fondamentali.


· Assoluto rispetto dei ruoli: il medico fa le diagnosi, il nutrizionista educa alla sana alimentazione, mentre i personal trainer gestiscono dei protocolli motori corretti e senza interferire con il mondo medico e sanitario.


· I protocolli sono ispirati a gradualità e progressione secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità con impegni costanti e sempre commisurati alla fisiologia dei soggetti metabolici. L’obiettivo è quello di trasformare dei sedentari in soggetti motori e consapevoli. Il rispetto della fragilità dei soggetti metabolici è assoluto.


· I personal metabolici acquisiscono con un appropriato percorso di formazione di contenuti tecnici e relazionali per accompagnare i sedentari ad un nuovo stile di vita.


Il personal metabolico: eroga i protocolli adattati , li spiega con linguaggio accessibile, misura i cambiamenti positivi, stabilisce (anche su indicazioni mediche ) gli obiettivi, gestisce l’attività di “counseling” nei confronti del proprio assistito. In definitiva aiuta il sedentario anche nel processo di alfabetizzazione motoria in modo da garantire la permanenza e la stabilità del nuovo stile di vita.



Insieme a personale altamente qualificato è possibile iniziare insieme questo percorso sia nella sede di Loreto che in quella di Civitanova Marche

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