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PRIVACY

La legge privacy disciplina il comportamento di chiunque tratti dati personali, (aziende, enti pubblici, aziende sanitarie, studi professionali, ecc).

Trattare dati personali significa svolgere qualsiasi operazione/attività avente per oggetto banche dati .
Alla luce delle novità introdotte dal Decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196 l’adeguamento di una struttura aziendale alle direttive della legge privacy consta dei seguenti obblighi:

a) Notificazione al Garante per la protezione dei dati personali nei casi espressamente previsti dal nuovo “Codice in materia di protezione dei dati personali” denominato T.U.;
b) Adeguamento al livello di protezione minimo richiesto dalla legge ed eventuale redazione del D.P.S. (Documento Programmatico sulla Sicurezza) ;
c) Individuazione dei soggetti incaricati al trattamento secondo le disposizioni impartite dall’art. 30 del T.U. in materia di trattamento dei dati personali.
d) Informativa da fornire ai soggetti interessati (soggetti riconducibili ad una banca dati) ed acquisizione del relativo consenso quando richiesto.
e) Previsione di procedure per un’idonea custodia di atti e documenti affidati agli incaricati per lo svolgimento dei relativi compiti.



L’impatto operativo è sviluppato secondo la seguente analisi:
  • Esame delle misure richieste dal Legislatore in relazione al tipo di attività svolta
  • Rischi e regime sanzionatorio applicato
  • Vantaggi connessi all’ applicazione delle disposizioni in materia.

Al pari di soggetti privati anche i soggetti pubblici (Regioni, Province, Comuni, Comunità Montane, ecc.) devono conformare la loro attività alle disposizioni previste dal Codice in materia di trattamento dei dati personali. A tal fine la società Evo Consulting può supportare l’ente sulla base costituita dallo schema tipo in conformità al quale gli enti potranno adottare i propri atti regolamentari al fine di poter lecitamente trattare i dati sensibili e giudiziari.
L’adozione da parte di ciascun ente di un regolamento conforme allo schema tipo valutato positivamente dal Garante, non renderà necessario chiedere all’Autorità il parere ai sensi dell’art. 20, comma 2, del Codice.


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