Psicoterapia individuale
L'intervento individuale è adatto nei casi di adolescenti e di adulti di tutte le età che appaiano in una fase più o meno avanzata di svincolo dal sistema familiare, per cui sono portatori di un disagio di diversa natura.
Può essere utilizzato anche come fase successiva al termine di una terapia o quando ci troviamo di fronte ad adolescenti o adulti che rifiutano il coinvolgimento familiare o con un coniuge che chiede una terapia di coppia a cui dopo la prima seduta l'altro coniuge rifiuta di partecipare.
I criteri per poter organizzare un terapia individuale potrebbero essere schematizzati come segue:
avere di fronte un paziente adulto;
che richieda in prima persona un aiuto per il suo problema (paziente richiedente);
che sia sufficientemente autonomo sul piano economico;
che non presenti una patologia dell’area psicotica o comunque sintomi troppo gravi e compromettenti.
Una considerazione a parte va fatta per gli adolescenti, che sotto questo aspetto rappresentano dei soggetti particolarmente insidiosi dal momento che il terapeuta può essere propenso ad un lavoro che rinforzi le istanze relative al distacco all’autonomia: anche nel momento in cui puntare su questi compiti evolutivi appaia sensato riteniamo che, in ogni caso, almeno il contratto terapeutico vada fatto con i genitori convocati in seduta, prevedendo fin dall’inizio di alternare tranche di sedute individuali con sedute allargate (genitori e paziente, soli genitori, l’eventuale fratria, ecc.).
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