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CORSI DI TEATRO TOTALE - ATTORI, REGISTI, DANZATORI

CORSI DI TEATRO TOTALE.

FORMAZIONE INDIVIDUALE.
ISRIZIONI APERTE TUTTO L'ANNO.
DIRETTORE ALFIO PETRINI, maestro riconosciuto di teatro totale, drammaturgo, critico di teatro e di nuove arti visise, autore di numerosi libri.
alfio.petrini@teletu.it - 3285739209.




Perché cura la formazione di attori, danzatori, registi e drammaturghi nella prospettiva del Teatro Totale, favorendo l’acquisizione di conoscenze e abilità funzionali alla pratica di tutte le forme di teatro esistenti.



Perché tiene conto dell’uomo nella sua interezza, della sua dimensione materiale e immateriale, razionale e sensibile, secondo il principio fondante della dualità della natura e della cultura umana.



Perché pratica il superamento dei generi e delle tecniche che producono moduli espressivi ripetitivi, legati al velo della superficie.



P erché valuta in termini positivi l’intreccio tra lo spettacolo dal vivo e le nuove arti visive.



Perché, nel considerare buono tutto quello che serve a comunicare, prevede anche la utilizzazione delle nuove tecnologie, considerandole ‘mezzi’ non ‘fini’ della creazione artistica.



Perché considera fondamentale il lavoro sulle azioni fisiche , finalizzato all’autogestione dei processi organici e alla produzione delle forme organiche : credibili, vive e seducenti. I processi organici valgono sia per gli attori sia per danzatori.



Perché applica il metodo delle azioni fisiche alla scrittura drammaturgica.



Perché mette in preventivo l’utilizzo di una serie variegata di azioni al lavoro nell’ambito della scrittura scenica.



Perché considera la pluralità del linguaggio il fondamento delle forme di teatro totale e delle nuove arti visive.



Perché sceglie di formare uomini, cioè individui, invece che attori, danzatori, attori e registi.



Perché privilegia la messa in vita di un testo.




Stage di Teatro Totale




Azione formativa e metodica.


La formazione dell’attore e del danzatore/attore consiste nel lavoro sulle azioni fisiche . Meglio, sulle azioni, che sono fisiche, verbali, sonore, luminose, visive, oggettuali, spaziali, temporali. Ma sono azioni anche gli episodi, le situazioni, le relazioni, le interazioni, i movimenti del pensiero e del desiderio dell’attore e dello spettatore. Le azioni vanno messe in opera in modo da creare un tessuto, un intreccio, che deve avere due dimensioni fondamentali: la concatenazione e la simultaneità. Sulla base di tale presupposto le attività formative, teoriche e pratiche soprattutto, tendono all’autogestione dei processi vitali funzionale alla produzione delle forme organiche, che sono forme vive, credibili e affascinanti.



Sul versante particolare del teatro-danza i processi vitali o organici rappresentano valori opposti e contrari ai processi di astrazione che presuppongono spesso intimità autoreferenziali, che utilizzano stilemi coreografici, che generano forme morte e (per gli spettatori) mortali.



(Non ci si deve meravigliare “se parlo – scrive Eugenio Barba -, indifferentemente di attore o danzatore così come passo con una certa indifferenza dal’Oriente all’Occidente e viceversa. I principi di vita di cui andiamo alla ricerca non tengono in alcun conto le nostre distinzioni fra ciò che definiamo teatro, mimo o danza. La rigida distinzione tfra teatro e danza, caratteristica della nostra cultura, rivela una ferita progfonda, un vuoto di tradizione che rischia continuamente di attrarre l’attore verso il mutismo del corpo e il danzatore verso il virtuosismo”).



Per quanto riguarda i registi la formazione è più compressa e articolata: presuppone l’approfondimento teorico e pratico di altre questioni: l’ideazione, la progettazione, il testo, metodiche differenziate di produzione, lo spazio scenico, il personaggio, le azioni, la guida del lavoro dell’attore, l’uso (eventuale) di nuove tecnologie della comunicazione, il processo di formalizzazione in relazione al lavoro intercodice e multicodice e nella prospettiva della pluralità del linguaggio, il montaggio dell’attore, il montaggio del regista, l’azione di coordinamento generale, verifica del risultato finale.



Utenza: attori, danzatori, registi .







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