Rossore al viso, eritrofobia: l'ipnosi regressiva per risolvelo
Arrossire in viso: l’ipnosi regressiva per risolverlo
L' eritrofobia è una paura caratterizzata dal timore di diventare rossi in viso o in altre parti del corpo, amplificata dalla paura che un' altra persona se ne possa accorgere.
L' arrossamento del viso viene provocato da una dilatazione dei capillari che rispondono ad un ben preciso impulso a carattere emotivo.
L' eritrofobia potrebbe rientrare nelle fobie sociali, anche se con alcune differenziazioni.
Può divenire un vero e proprio tormento per le persone che soffrono di eritrofobia ( e iperidrosi) relazionarsi verbalmente con chiunque, uomini o donne,vecchi o giovani e di sentirsi al centro dell'attenzione, perchè il loro pensiero è rivolto costantemente a cercare di prevenire questo arrossamento, segno evidente di un imbarazzo emotivo.
Accade sovente che le persone con le quali l'eritrofobico si confida, tendono a banalizzare e a sottovalutare il problema dicendogli " non mi sembra che tu diventi rosso" oppure " che vuoi che sia, gli altri neanche se ne accorgono"
Ben lungi dall'essere rassicurato da queste parole, anche se dette da parenti stretti o amici, l'eritrofobico viene così ancora di più a sentirsi isolato e incompreso. Egli capisce che il diventare rosso è la punta di un iceberg di un problema emotivo che sta più a fondo, impercettibile a volte persino a lui stesso, se non per questa eritrosi.
Da un punto di vista psicologico rappresenta un " disturbo d'ansia" ma alla base possono esserci anche disturbi della personalità di tipo ossessivo e compulsivo.
In qualunque caso sarebbe importante intervenire prontamente, prima che possano evidenziarsi altri disturbi.
IPERIDROSI
C onsiste in una eccessiva sudorazione della fronte o/e delle mani che ha una origine simile all'eritrosi. Immotivata, se non in relazioni a cause emotive interiori spesso si associa all'eritrosi, avendo le due sintomatologie cause comuni. Anche in questo caso può sorgere il timore che gli altri possano accorgersene evidenziando, come nel caso della eritrofobia, una emotività, un imbarazzo interiore, un disagio.
Sia l'eritrosi che la iperidrosi possono avere una origine in comune e possono essere trattate con l'ipnosi terapia breve.
Ricordando che se la causa dei nostri problemi non è nel presente certamente è nel passato.
La regressione ipnotica è uno dei modelli di ricerca nell'inconscio di grande efficacia per scoprire la causa dei nostri problemi, l'evento storico negativo, da noi chiamato "antefatto" , che influenza negativamente il presente e il proprio destino.
L'ipnosi regressiva Dinamica è uno strumento che ci consente di ritornare emotivamente nei ricordi del passato, riportare alla luce della coscienza, fatti, ricordi, conflitti, stati d'animo, nascosti nell'ombra del proprio inconscio.
Questo particolare metodo di ipnosi, ci permette di impostare una comunicazione con la parte emotiva dell'individuo, “il proprio inconscio”, attraverso dei codici del SI e del NO sarà l’utente stesso che piloterà lo psicologo verso quegli eventi storici che sono la causa dei disturbi dell’emotività o del comportamento, una collaborazione attiva che ci porta a scoprire il cosiddetto ANTEFATTO e il periodo che si è verificato l’evento traumatico causa della sofferenza di oggi.
Egli potrà ricordare, fatti, eventi rimossi, riportarli a coscienza, alla razionalità, liberandone le emozioni negative, rimaste compresse, cosi da ridurne gli effetti fino a cancellarli, riportarli definitivamente in superficie permettendo così alla razionalità di digerirli disintegrarli, nel loro contenuto di dolore, così da ridurre le origini delle paure, il condizionamento dei vincoli, che alimentano questi disturbi d’ansia e depressione.
Per info. o consulenze Valter Gentili psicologo, ipnologo tel. 334.320.97.96 – 011.23.59.505
ALCUNE CREDENZE ERRATE SULL’IPNOSI:
1-Andare in ipnosi vuol dire dormire o perdere la coscienza:
FALSO il più delle volte la procedura ipnotica comporta una condizione che potremmo paragonare al dormiveglia. Questo stato può indurre talvolta una sorta di torpore che rende percezione e ricordo annebbiati; ma più comunemente, la trans è una rilassata vigilanza.
2-Se non si viene “risvegliati”, si può non uscire più dallo stato ipnotico:
FALSO in realtà, per quanto in realtà la trans sia un’esperienza piacevole, se non si ricevono sollecitazioni, dopo un po’ ci si riprende da sé.
3-L’ipnotizzatore può far quello che vuole dell’ipnotizzato:
FALSO: durante la trans si produce una maggiore disinibizione, ma se l’individuo normalmente o per volontà non vuole veramente fare qualcosa non lo fa.
4-Con l’ipnosi possono emergere impulsi, pensieri e ricordi che possono far star male:
VERO/FALSO: si tratta di un evento piuttosto raro; più di frequente, l’individuo può avere crisi di pianto, tremori o provare forti emozioni all’inizio dell’induzione, quando il rilassamento favorisce lo scarico di tensioni fino a quel momento trattenute; ma lo stesso può fare la scena di un film o un racconto particolarmente commovente.
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