Insicurezza, timidezza, disistima: l'ipnosi regressiva per risolverle
Insicurezza, timidezza, disistima a volte possono essere dettate da circostanze temporanee e da stati d'animo reattivi per un abbandono (essere lasciati da un partner) o l'espressione di una passività voluta e accettata.
Quando l'Insicurezza e Timidezza persistono nel tempo, non sono rapportabili a un evento temporaneo, creando senso di fallimento, ridotta AUTOSTIMA e forte timore di non essere in grado di farsi ben volere dalle altre persone, possono essere dei veri e propri Disturbi della Personalità.
Elenchiamo di seguito alcuni disturbi di personalità riconducibili alle sensazioni anzidette:
IL DISTURBO DI PERSONALITA' EVITANTE ANSIOSO
Le persone con questo disturbo della personalità sono altamente impacciate e timorose delle difficoltà, da evitare se possono, la vicinanza e il contatto verbale con gli altri, anche se dentro di loro desiderano ardentemente allacciare nuovi rapporti e legami di amicizia.
Vorrebbero insomma godere di rapporti interpersonali ma la bassa autostima di se, il carattere ipersensibile e il timore di essere respinti li trattengono dal rivolgersi agli altri in modo sereno e accattivante.
Timidi in quasi tutte le situazioni pubbliche, gli individui evitanti sono sospettosi di qualsiasi novità e diversità. Timorosi del giudizio negativo, limitano i loro interventi in modo essenziale.
Alcuni si preoccupano che segnali di imbarazzo, quali rossore, voce emotiva, scarsa concentrazione, ecc. possono far accorgere gli altri del loro problema di insicurezza e timidezza: questo può creare loro ansia e imbarazzo.
I soggetti evitanti, uomini o donne, restano così di solito aggrappati a una vita di rutine ben definita.
IL DISTURBO DI PERSONALITA' DIPENDENTE
E' normale ascoltare a volte i consigli di altre persone per prendere alcune importanti decisioni. Tuttavia le persone con disturbo della personalità dipendente vanno oltre ogni grado di normale dipendenza e di fiducia sviluppando una vera e propria psicodipendenza nei confronti della società, di un gruppo di persone o di una "figura di sostegno" che a volte può essere un partner, altre volte un amica/o o un genitore.
Ansiosi se devono prendere le decisioni da soli, essi delegano la figura di sostegno di decidere per loro in quanto la loro insicurezza gli impedisce di "sentire di avere preso la decisione giusta", qualsiasi essa sia.
Nella convinzione di non essere in grado di fare ben poco da soli, i soggetti dipendenti hanno grande difficoltà ad avviare progetti per il loro futuro, assalite senza ragione da demotivazione e sensazione di fallimento.
Spesso queste persone soffrono anche di altre patologie già descritte.
COME RISOLVERE QUESTI PROBLEMI
E' possibile risolvere o ridurre questi, fare in modo che non siano più cosi invalidanti, attraverso la revisione delle cause storiche, cioè quelle che hanno dato origine a questi forti vincoli. Attraverso una revisione intrapsichica dell'individuo, si può ritornare sui turbamenti del passato, infantile adolescenziale, alimentati ancora da conflitti mai sedati, che espletano nel presente con condizionamenti che non ci permettono di esprimerci e appagarci nella vita.
L'ipnosi regressiva Dinamica è uno strumento di grande efficacia per ritornare emotivamente nei ricordi del passato, riportare alla luce della coscienza, fatti, ricordi, conflitti, stati d'animo, nascosti nell'ombra del proprio inconscio.
Questo particolare metodo di ipnosi, permette di impostare una comunicazione con la parte emotiva dell'individuo, attraverso dei codici del SI e del NO sarà l’utente stesso che piloterà lo psicologo verso quegli eventi storici che sono la causa dei disturbi del comportamento
Egli potrà ricordare, fatti, eventi rimossi, riportarli a coscienza, alla razionalità, liberandone le emozioni negative, rimaste compresse, cosi da ridurne gli effetti fino a cancellarli, riportarli definitivamente in superficie permettendo così alla razionalità di digerirli disintegrarli, nel loro contenuto di dolore, così da ridurre le origini delle paure, il condizionamento dei vincoli, che alimentano questi disturbi.
Per info o consulenze Valter Gentili psicologo ipnologo tel 334.320.97.96 - 011.23.59.505
Riceve a Torino in via Martorelli 21 /C e ad Alba (CN).
ALCUNE CREDENZE ERRATE SULL’IPNOSI:
1-Andare in ipnosi vuol dire dormire o perdere la coscienza:
FALSO il più delle volte la procedura ipnotica comporta una condizione che potremmo paragonare al dormiveglia. Questo stato può indurre talvolta una sorta di torpore che rende percezione e ricordo annebbiati; ma più comunemente, la trans è una rilassata vigilanza.
2-Se non si viene “risvegliati”, si può non uscire più dallo stato ipnotico:
FALSO in realtà, per quanto in realtà la trans sia un’esperienza piacevole, se non si ricevono sollecitazioni, dopo un po’ ci si riprende da sé.
3-L’ipnotizzatore può far quello che vuole dell’ipnotizzato:
FALSO: durante la trans si produce una maggiore disinibizione, ma se l’individuo normalmente o per volontà non vuole veramente fare qualcosa non lo fa.
4-Con l’ipnosi possono emergere impulsi, pensieri e ricordi che possono far star male:
VERO/FALSO: si tratta di un evento piuttosto raro; più di frequente, l’individuo può avere crisi di pianto, tremori o provare forti emozioni all’inizio dell’induzione, quando il rilassamento favorisce lo scarico di tensioni fino a quel momento trattenute; ma lo stesso può fare la scena di un film o un racconto particolarmente commovente.
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