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Psicoterapia all'Adolescente

Se sta attraversando momenti critici, che lo stanno ostacolando e rischiano di bloccarlo, può essere utile offrire al ragazzo un ambiente protetto di ascolto non giudicante con un adulto professionista del benessere psicologico, esterno alla famiglia, che lo accompagni nel percorso di crescita. L'adolescenza è una fase di grande cambiamento a livello corporeo, cognitivo ed emotivo. Si sperimenta il primo approccio alla dimensione sentimentale e sessuale. Si approccia il mondo esterno con maggior autonomia dalla famiglia. Fondamentale è il senso di appartenenza al gruppo dei pari. Quando iniziare la psicoterapia in adolescenza? L’accoglienza e il sostegno dello psicologo psicoterapeuta è importante in presenza di autolesionismo, bullismo, difficoltà relazionali dentro e fuori la famiglia, isolamento sociale, calo del rendimento scolastico, rifiuto di andare a scuola, comportamenti devianti o antisociali, utilizzo di sostanze (alcol, droghe, farmaci), dipendenza da videogiochi o internet, disturbi alimentari. Anche quando si manifestano sintomi fisici che non trovano riscontro in esami medici (mal di testa, di pancia, di stomaco, nausea ….) e/o psicologici (ansia, attacchi di panico, depressione, fobie, ossessioni, compulsioni). La psicoterapia in adolescenza supporta il giovane nella comprensione e gestione delle emozioni, nell’attivazione delle risorse personali, nel trovare risposta ai propri bisogni e nell’affrontare le problematiche della fase di vita. Per effettuare una psicoterapia in adolescenza, o anche un solo colloquio, serve il consenso scritto di entrambi i genitori o di chi esercita la potestà genitoriale (tutore), essendo minorenne. Se possibile il primo appuntamento viene svolto in presenza dei genitori e dell’adolescente, poiché è importante delineare la problematica secondo la famiglia e il punto di vista del figlio.

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