Disturbi del comportamento
Con la definizione “Disturbo del comportamento” si intende la difficoltà a controllare le proprie reazioni e ad adeguare il proprio comportamento alle richieste dell’ambiente. Le persone con tali caratteristiche hanno difficoltà a considerare il punto di vista altrui e tendono a far prevalere i loro bisogni su quelli degli altri. A volte è presente una certa aggressività e oppositività e tendono a trasgredire norme sociali e talvolta anche legali. Il loro rendimento scolastico è spesso al di sotto delle loro reali possibilità. I disturbi del comportamento rappresentano uno dei disturbi più diffusi tra bambini e ragazzi. Viene ipotizzata una predisposizione genetica in quanto, almeno uno dei genitori presenta spesso un disturbo analogo e tra gli ascendenti e collaterali sono presenti disturbi psicopatologici: quali dipendenza da alcool, disturbi dell’umore e schizofrenia.
Tra tali disturbi, ricordiamo:
Disturbo dell'attenzione e iperattività
Disturbo oppositivo provocatorio
Disturbo della Condotta
Il bambino con Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD - Attention Deficit and Hyperactivity Disorder) fatica a mantenere l’attenzione e la concentrazione, è iperattivo e impulsivo.
Si tratta di un disturbo comportamentale che va diagnosticato da uno specialista in grado di suggerire gli strumenti più idonei per migliorare il benessere e l’adattamento del bambino e della sua famiglia nei diversi contesti di vita.
Sintomi dell’ADHD
Disattenzione: frequenti errori di distrazione, perdita degli oggetti, fatica nell’organizzazione, nel portare a termine le attività e nel seguire le istruzioni, alta suscettibilità a stimoli esterni
Iperattività: bisogno di muoversi di continuo, difficoltà a giocare tranquillamente, eccessiva loquacità
Impulsività: difficoltà ad attendere il proprio turno di parola, frequenti interruzioni e intromissioni in attività di coetanei e adulti.
Il Disturbo oppositivo-provocatorio (DOP) si manifesta in bambini che assumono comportamenti ricorrenti e prolungati nel tempo (per un periodo di almeno sei mesi) marcatamente provocatori e disubbidienti , senza sfociare in atti di devianza, manifestazioni aggressive o antisociali più estreme come nel caso del Disturbo della Condotta (DC).
Il DOP può emergere anche a 7-8 anni d’età , mentre il Disturbo della Condotta si manifesta solitamente verso i 12 anni. Spesso questo disturbo del comportamento si palesa quando il bambino esce dai suoi contesti di vita e comincia a interagire con un mondo adulto esterno al proprio nucleo familiare.
Generalmente i sintomi principali e ricorrenti sono i seguenti:
- Accessi d’ira insolitamente frequenti e marcati per il livello di sviluppo
- Litigiosità frequente con gli adulti e disobbedienza alle richieste e agli ordini
- Azioni deliberatamente volte a irritare le persone
- Vendicatività e atteggiamento dispettoso , suscettibilità
Il Disturbo di Condotta è un disturbo psichiatrico ad esordio in età evolutiva, relativamente frequente, caratterizzato da un pattern ripetitivo e persistente di comportamenti antisociali, aggressivi / non aggressivi, di violazione delle regole e norme sociali appropriate all’età. Tali comportamenti sono correlati ad una disfunzione dell’individuo Il Disturbo comporta un considerevole carico di sofferenza per il paziente stesso, la sua famiglia e la società. In molti casi, il Disturbo di Condotta è preceduto e associato al DOP.
I principali sintomi, possono compromettere le seguenti aree.
Aggressioni a persone o animali:
Distruzione della proprietà:
Frode o furto:
Gravi violazioni di regole:
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