Mediazioni
La Mediazione è un’azione svolta da terzi per il raggiungimento di un incontro e di un accordo. Esistono diversi ambiti di applicazione della stessa:
Familiare
La mediazione familiare rientra nell’ambito dei metodi stragiudiziali di risoluzione delle controversie, espressamente prevista dalla legge italiana ed in particolare dall’art. 155 sexies della legge n. 54 del 2006, ed è un tentativo civile, consapevole e responsabile per affrontare e risolvere in prima persona i conflitti familiari. Questo avviene mediante il supporto di mediatori imparziali, che in un luogo neutro aiutano ad individuare un nuovo modo di comunicazione e a tutelare i bisogni e le necessità di ciascuno, oltre che a quelli della famiglia nel suo complesso, con particolare attenzione ai figli, spesso non considerati centralmente.
La mediazione familiare è "un percorso di collaborazione tra i partner per la risoluzione di un conflitto esistente tra di essi". Si tratta di una prestazione offerta alle coppie in crisi che prevede la presenza di un mediatore familiare, professionista altamente qualificato, con competenze di tipo giuridico, pedagogico e psicologico, il quale aiuta le parti a comunicare e a trovare delle soluzioni accettabili ai problemi inerenti l'affidamento e/o il mantenimento dei figli, la regolamentazione dei rapporti economici, suddivisione dei beni con relativo mutuo per un eventuale immobile o qualsiasi altro conflitto venga portato in mediazione. Lo scopo reale della mediazione familiare non è quello di far riconciliare la coppia ma solo ed esclusivamente quello di “dar voce ai figli”, di aiutare le parti in conflitto a riattivare una comunicazione che sia, per quanto possibile, serena ed equilibrata, al fine di trovare accordi condivisi da entrambi per il bene delle prole e delle stesse parti.
Quando vi sono incomprensioni all'interno della coppia, diventa difficile comunicare poiché subentrano sentimenti di rabbia, rancore, ripicche reciproche pertanto, il mediatore familiare, adottando specifiche tecniche cerca concretamente di portare le parti a dialogare nuovamente.
Le statistiche confermano che gli accordi raggiunti dalle parti in mediazione sono più solidi nel tempo (cioè maggiormente rispettati dalle parti) rispetto alle decisioni del giudice. Ciò dipende dal fatto che tali accordi derivano dalla comune volontà dei soggetti interessati e non sono imposte da un soggetto terzo, che poco o nulla sa delle effettive esigenze e dinamiche di quella specifica famiglia.
DESTINATARI
- Possono ricorrere alla mediazione familiare non solo le coppie in crisi sposate o conviventi ma anche quelle già separate o divorziate che, sebbene abbiano già assunto degli accordi al momento della separazione o del divorzio non riescono a rispettarli, proprio perché è ancora molto forte il rancore e la rabbia che provano l'uno nei confronti dell'altra. In questi casi il mediatore aiuterà la coppia a rivedere gli accordi presi in precedenza, adattandoli agli attuali bisogni.
- coppie che stiano vivendo un momento di particolare conflittualità e che vogliono imparare un nuovo modo di comunicare, più efficace, in quanto più sincero e rispettoso dell'altro sempre finalizzato alla separazione;
- coppie che comprendono che utilizzando tale strumento possono ridurre considerevolmente tempi, costi ed effetti collaterali di un processo separativo, giungendo ad un accordo che può essere sottoposto al proprio legale di fiducia, affinché lo presenti presso il Tribunale competente, sotto forma di accordo congiunto al fine di ottenere una separazione consensuale.
Gli obiettivi principali della mediazione familiare sono:
- riconoscere e far riconoscere tra le parti i bisogni e le necessità oggettive di ciascuno;
- far riconoscere e far accogliere il dolore delle parti, evitando qualsiasi forma di giudizio;
- definire una nuova modalità comunicativa, promuovendo il dialogo diretto nel rispetto delle parti;
- supportare le parti nell'individuare e condividere un accordo che soddisfi tutti gli attori
- in gioco.
In genere la mediazione familiare prevede dai 2 ai 12 incontri, che si svolgono in un periodo che può variare dai tre ai sei mesi. Ogni incontro può avere una durata di circa una, due ore la cui cadenza (settimanale o bisettimanale) varia in relazione alle esigenze specifiche della famiglia e delle necessità emerse durante la mediazione. Il percorso di mediazione si articola in varie fasi, ciascuna delle quali svolge una specifica funzione:
La mediazione scolastica è un approccio alternativo, non violento, per la gestione dei conflitti all’interno degli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado.
Sportiva
Il mediatore sportivo è la conseguenza dell'applicazione dei metodi e delle tecniche della mediazione sociale nel mondo dello sport; si tratta di una professione innovativa e di una risorsa che può operare in diverse organizzazioni e strutture, venendo ad assumere un ruolo fondato sull'ascolto e caratterizzato da neutralità, empatia ed assenza di potere decisionale.
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