Sostegno Psicologico

Il Sostegno Psicologico è quella pratica psicologica che, senza essere terapeutica in senso stretto, consente al cliente di essere supportato dal professionista lungo un tratto difficile del suo percorso di vita.

La sua peculiarità, rispetto ad altri tipi di rapporto "intimo" (amicali, parentali, sentimentali, ecc.) è da individuarsi nella mancanza assoluta di cointeressenza dello psicologo nell'esistenza del cliente. L'interesse del professionista viene a coincidere completamente con quello del suo interlocutore, che ha la certezza che l'altro non ha alcun ruolo, nella sua esistenza, al di fuori dello spazio della consultazione. Lo psicologo non chiederà che i momenti di ascolto che egli porge siano contraccambiati dal cliente, come avviene nei rapporti di amicizia. Non pretenderà di indirizzare e influenzare le scelte del suo cliente, come spesso accade nei rapporti famigliari. Non richiederà l'esclusivo interesse affettivo del suo partner, come richiede un compagno. Lo psicologo non incrocia l'esistenza del suo cliente, al di fuori del suo studio, non ne condivide gli spazi sociali, custodisce con scrupolo ogni parola, pensiero, sentimento, notizia che gli venga rivelata.

Il sostegno psicologico è, idealmente, uno spazio relazionale libero da conflitti , un momento di libertà espressiva durante il quale fare il punto sul proprio percorso evolutivo in compagnia di un Altro totalmente disinteressato, eppure totalmente alleato. Il supporto psicologico è un modo per guardare alle proprie difficoltà sapendo di non essere soli, ma in compagnia di qualcuno che ci aiuta a trarre da noi stessi quelle risorse e quelle energie che sentiamo di avere, ma a cui non riusciamo ad accedere altrimenti, per mancanza di padronanza e fiducia in noi stessi.

Lo psicologo ci aiuta a conoscere, comprendere, perdonare, stimare ed essere i migliori amici di noi stessi. E, all'occorrenza, a correggerci.

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