RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA FABBRICATI E CERTIFICAZIONI APPARTAMENTO E STABILI
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POSSIBILI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA SUGLI EDIFICI ESISTENTI
Le ultime due finanziarie prevedono una serie di detrazioni fiscali, nell’ordine del 55% distribuite in tre anni, per interventi di riqualificazione energetica sugli edifici.
Nell’ambito dell’attività impiantistica sono soggetti a detrazione:
- interventi di sostituzione di generatore di calore ( anche non a condensazione finanziaria 2008);
(Fonte ENEA)
Le caldaie a condensazione sono tra le più moderne ed ecologiche oggi esistenti. Riescono ad ottenere rendimenti molto elevati e riduzioni delle emissioni di NOx e CO fino al 70% rispetto agli impianti tradizionali. Le normali caldaie, anche quelle definite "ad alto rendimento", riescono infatti ad utilizzare solo una parte del calore sensibile: il loro rendimento è infatti nell'ordine del 91-93% riferito al potere calorifico inferiore.
Il vapore acqueo generato dal processo di combustione (circa 1,6 kg per m 3 di gas) viene invece disperso in atmosfera attraverso il camino: la quantità di calore in esso contenuta, definito calore latente, rappresenta ben l'11% dell'energia liberata dalla combustione. La caldaia a condensazione, a differenza della caldaia tradizionale, può invece recuperare una gran parte del calore contenuto nei fumi espulsi attraverso il camino.
La particolare tecnologia della condensazione consente infatti di raffreddare i fumi al di sotto del punto di rugiada, con un recupero di calore utilizzato per preriscaldare l'acqua di ritorno dall'impianto.
In questo modo la temperatura dei fumi di uscita (fino a 40°C) mantiene sempre lo stesso valore della temperatura di mandata dell'acqua, ben inferiore quindi ai 140-160°C dei generatori ad alto rendimento ed ai 200-250°C dei generatori di tipo tradizionale.
Le caldaie a condensazione utilizzano tubi di scarico in acciaio inox o addirittura in plastica: solo da questo elemento si capisce quanto sfruttino il calore che altrimenti andrebbe disperso nei fumi.
Necessitano anche di un tubo per lo scarico dell'acqua di condensa che si forma toccando le pareti fredde del camino
Con le caldaie a condensazione si raggiungono risparmi nell'ordine del 15-20% sulla fornitura di acqua calda a 80°C, a 60°C del 20-30%. Le prestazioni migliori sono quelle a carico parziale, ovvero il riscaldamento di un edificio, dove con radianti tradizionali consentono risparmi del 25-30%.
- interventi di coibentazione delle tubazioni di mandata e ritorno e distribuzione dell’impianto termico: al fine di limitare le dispersioni termiche della rete di distribuzione, le tubazioni devono essere protette da un adeguato strato di materiale isolante, il cui spessore (fissato dalle norme) dipende dal diametro della tubazione, dal tipo di isolante utilizzato e dalla parete che la tubazione stessa attraversa.
La tabella che segue indica lo spessore minimo di isolante che deve rivestire le tubazioni di un impianto nei tre casi previsti dalla norma:
(Fonte ENEA)
- installazione di un sistema di termoregolazione della centrale termica che preveda una sonda esterna di temperatura: la presenza della sonda esterna garantisce l’accensione del generatore di calore solo se la temperatura esterna scende al di sotto di valori prefissati. Ad esempio se la temperatura esterna è pari a 16 °C la sonda fa in modo che la caldaia non parte realizzando cosi un notevole risparmio di combustibile non permettendo all’impianto di funzionare nelle giornate invernali più calde.
- installazione di sistemi di contabilizzazione del calore: la contabilizzazione del calore permette di mantenere i vantaggi dell’impianto centralizzato e in contemporanea avere la libertà di scegliere le temperature interne e gli orari cha più soddisfano il singolo utente. Si gestisce cioè il riscaldamento in modo autonomo senza avere la caldaia in casa.
Oltre ad una quota fissa variabile (stabilita dall’assemblea condominiale) fra il 20 ed il 50% ogni condomino pagherà solo il calore che avrà effettivamente consumato.
In tal modo l’utente che apporterà migliorie all’isolamento termico di pareti e finestre sarà immediatamente ricompensato: il proprio appartamento consumerà e pagherà meno degli altri.
Per la questione dei costi, in linea generale si può dire che per un appartamento dotato di 8 – 10 radiatori il costo del sistema di contabilizzazione del calore si aggira intorno ai 1500,00 – 1800,00 € ad appartamento. (Fonte ENEA)
- sostituzione delle valvole termiche presenti su ogni singolo radiatore con valvole termostatiche: le valvole termostatiche da installare su ogni singolo radiatore permettono di regolare la temperatura di ogni singolo ambiente in base alle diverse esigenze degli utenti. La valvola dotata di una apposita manopola graduata si chiude automaticamente a mano a mano che la temperatura ambiente, misurata da un sensore, si avvicina a quella impostata dall’utente consentendo di dirottare l’acqua calda verso altri radiatori ancora aperti.
In tal modo si consuma meno energia nelle giornate più serene o in quegli ambienti già caldi per altri motivi, cucina, esposizione a sud, presenza del sole, camere da letto ecc.
Le valvole termostatiche, infine, garantiscono l’equilibrio termico anche dell’intero edificio poiché quando la temperatura di un appartamento arriva a 20 °C le valvole chiudono i radiatori consentendo maggiore afflusso di acqua calda ai piani superiori di solito più freddi.
Il risparmio che si consegue può arrivare fino al 20% (Fonte ENEA) per tal motivo è spesso obbligatoria l’installazione di tali dispositivi in edifici di nuova costruzione.
Per quanto concerne i costi, una valvola termostatica completa costa circa 62,00 € manodopera compresa. (Fonte ENEA)
Dopo aver elencato i possibili interventi soggetti a detrazione fiscale, qui di seguito si illustrano i risparmi alcuni interventi che pur non essendo soggetti a detrazione conseguono comunque obiettivi di risparmio energetico:
- sostituzione delle lampade a incandescanza con lampade a risparmio energetico -
(Fonte ENEA)
(Fonte ENEA)
NUOVI OBBLIGHI DI LEGGE Entro 6 mesi a partire dal 1 luglio 2007 obbligo di esposizione dell’attestato di certificazione energetica in tutti quegli edifici in cui il responsabile sia pubblico o soggetto pubblico
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