Psicoterapia individuale
La persona che arriva non ha una domanda ( come nella consulenza psicologica) , spesso non sa neppure cosa gli è successo ( se non qualche volta un vago sentore ).
Ha chiaro solo una cosa “ sta male ! “
Probabilmente si sono già sviluppati dei sintomi ( ansia, attacchi d’angoscia-panico, depressione , apatia, fobie , ossessioni, stati confusionali…) e forse anche una nevrosi.
Spesso quando il cliente arriva è impacciato, potremo dire vergognoso, come se fosse una sua colpa il malessere di cui soffre.
Di solito arriva dopo aver già fatto una “ trafila “ . E’ stato dal medico, poi da un altro ancora, ha provato con prodotti naturali, qualcuno si è recato anche da una cartomante o figure simili, il tutto per cercare una soluzione a quegli strani sintomi che non lo abbandonano.
Arriva spesso con poca fiducia. Non è mai stato da uno psicologo ( psicologo nel gergo normale è un termine “ generico “ ; per le persone indica colui che si occupa dei “ problemi “ della gente; termini specifici come psicoterapeuta, analista, psichiatra sfuggono ).
C’è in molti anche una sorta di sconforto.
Essere arrivati lì significa che si sta veramente male, è un po’ l’ultima spiaggia.
E poi i tanti dubbi: capirà quello che ho? Sarà bravo? Riuscirò a guarire …?
Bisogna dire che nei primi momenti è più il paziente che studia ( ci fa quasi una TAC ) noi che il contrario. Ed è giusto. Sta mettendo la sua vita nelle mani di un “ dottore sconosciuto “ e deve essere sicuro di potersi fidare.
E’ fondamentale che la persona si senta capita, compresa, accettata.
Deve sentire che quel “ dottore sconosciuto – senza camice “ lo ha capito dentro. Riesce ha comprendere i suoi sentimenti e timori più nascosti.
Solo allora è disposto a fare un cammino ( percorso terapeutico ).
Da parte nostra, di noi dottori, dobbiamo far sentire alla persona la nostra apertura ed empatia verso lui. Dobbiamo farlo quasi sentire a casa, a proprio agio; e quando esce al termine della seduta si deve sentire meglio.
Ma in cosa consiste un percorso psicoterapeutico?
Proviamo a rispondere ( per necessità di spazio ) in modo sintetico.
Innanzi tutto è importante capire ( e spiegare successivamente al cliente ) cosa gli è successo .
Un disturbo psicologico avviene sempre dopo un qualche cosa che è stato “ troppo " per il paziente.
Ci può essere stato uno stress eccessivo ( lavorativo, affettivo…); una separazione, una delusione (lavorativa, relazionale …)
Successivamente è importante far comprendere al paziente quanto del suo stato attuale dipenda anche dalla sua vita precedente.
Questo può sembrare pesante per la persona ( la maggior parte della gente non ha proprio voglia di ripercorrere la propria vita ) ma in realtà si traduce di solito in una crescita personale, gettando via anche tanta zavorra accumulata nel tempo.
E’ in questo cammino di rivisitazione della vita, di scelte nuove, di scorgere altri spazi che il cliente cresce, si rafforza e lentamente riesce a ri-trovare la propria forza e quindi può lasciare, insieme alla zavorra anche i suoi “ sintomi “
Ovviamente il tutto è più complesso; questa descrizione serve solo a dare un’idea del percorso.
E' solo facendolo che si comprende profondamente la cosa.
Richiedi info