vesciche
Le vesciche rappresentano un importante meccanismo di difesa per l'organismo dato che favoriscono la rigenerazione cutanea dopo ustioni o eccessivi sfregamenti. Se la ripetizione di questi microtraumi perdura nel tempo, la lesione può coinvolgere gli strati basali dell'epidermide causando la rottura di capillari e l'accumulo di sangue all'interno della vescica.
La presenza di questa piccola sacca ripiena di liquido impedisce inoltre il contatto dei batteri con la ferita allontanando il rischio di infezioni. Solitamente le vesciche insorgono nelle zone maggiormente sollecitate dall'attività sportiva come i piedi (podisti, ciclisti, calciatori ecc.) e le mani (sciatori, cestisti, canottieri, tennisti ecc.). Una volta che una vescica si lacera diventa a tutti gli effetti una ferita e come tale causa dolore. Se invece la bolla è sufficientemente gonfia da comprimere gli strati cutanei sottostanti, ricchi di terminazioni nervose, il dolore insorge ancor prima della sua rottura. Il fastidio procurato da questa piaga, spesso, puo' rendere mani e piedi campi di battaglia sensibili e a rischio di infezione. Le vesciche sono dei rigonfiamenti della pelle con formazione di liquido sottocutaneo a causa dell’attrito della cute con agenti esterni con cui essa entra in contatto. Tutto avviene a livello dello strato corneo dove lo sfregamento prolungato determina una rottura dei legami che tengono compattate le cellule. Nel caso dei piedi, per esempio, la frizione che va a ledere la pelle puo' essere determinata anche dalla forma della calzatura o ancora dalla presenza di cuciture in rilievo che premono e con il movimento determinano un continuo attrito. Il risultato sarà la generazione della vescica, con la formazione tra lo stato corneo e gli strati piu' profondi, di un liquido, che a ben vedere e' siero. Sfortunatamente il liquido crea una notevole pressione sulla pelle (sotto e intorno) e ciò è l'origine del dolore. Sarà proprio la presenza della parte liquida del sangue a causare le infiammazioni. Con il proseguimento dello stimolo, si corre il rischio della lacerazione con distacco dello strato corneo, e rottura della vescica. Sono da evitare quindi le creme che favoriscono la macerazione della cute.
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