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MINDFULNESS
Mindfulness è la traduzione in inglese della parola Sati in lingua Pali, che significa “attenzione consapevole” o “attenzione nuda”.
Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, Mindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (1994, p. 63).
Mindfulness è auto-esplorazione e trasformazione. Permette di assaporare nuovi modi di conoscere e nuovi modi di essere, ascoltando più attentamente la propria personale esperienza, momento dopo momento.
Mindfulness è lo specchio del pensiero. Riflette soltanto che cosa sta accadendo realmente, senza polarizzazioni.
Mindfulness è osservazione non giudicante. È quella capacità della mente di osservare le cose così come sono, senza critiche o giudizi.
Mindfulness è consapevolezza non concettuale. È la capacità di “prendere coscienza e vivere in armonia con se stessi e il mondo intero. Comporta l’autoindagine, la messa in discussione della nostra visione del mondo, della posizione che vi occupiamo, e l’apprezzamento della pienezza di ciascun momento della nostra esistenza. Soprattutto, riguarda il mantenimento del contatto con la realtà” (Kabat-Zinn, 1997, p. 15).
Mindfulness è un’educazione mentale che ci insegna a fare un’esperienza del mondo completamente nuova.
Mindfulness è consapevolezza, è qualcosa in cui si può credere. “Se vogliamo essere felici, dobbiamo innaffiare il seme della consapevolezza che è in noi. La consapevolezza è il seme dell’illuminazione, dell’attenzione, della comprensione, della compassione, della liberazione, della trasformazione e della guarigione” (Thich Nhat Hanh, 1994, p. 28).
Serve ad assumersi la responsabilità di conoscere meglio il nostro corpo, ascoltandolo attentamente e coltivando le nostre risorse interne di guarigione.
Accresce l’accettazione e la pazienza nei confronti del proprio stato di malattia o delle proprie infermità psicologiche e fisiche.
Influisce sulla nostra capacità di padroneggiare le situazioni difficili della vita, conferendo un maggiore potere di gestione dello stress, dei conflitti e dei problemi ordinari e straordinari.
Educa la mente a sostituire le emozioni distruttive con modi di essere più costruttivi, che promuovono l’equanimità, l’amore e la saggezza. In altre parole, “un nudo impulso al bene” (Pensa, 1994, p. 129).
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