Colloquio e Valutazione Neuropsicologica

Prima della valutazione vera e propria è utile cominciare con un colloquio neuropsicologico con il paziente. In questa fase il neuropsicologo valuterà alcuni prerequisiti all'esame, come per esempio la comprensione verbale e la motivazione del paziente a svolgere l'esame stesso. Inoltre verrà valutata la consapevolezza del paziente rispetto al disturbo. Verrà poi spiegato al paziente in cosa consisterà l'esame. In questa fase verrà anche raccolta un'accurata anamnesi della storia cognitiva, psicologica e medica del paziente, con l'aiuto anche del caregiver.

Successivamente, nello stesso incontro o in un incontro successivo, si procederà dunque con la somministrazione di test neuropsicologici standardizzati al fine di ottenere un quadro completo delle funzionamento cognitivo del paziente.

Con l'unione del punteggio ottenuto ai test e di ciò che è emerso dal colloquio sarà possibile formulare un'ipotesi diagnostica.

Qualora sia necessario il paziente potrebbe essere indirizzato per un approfondimento diagnostico a una visita geriatrica o neurologica e sottoposto a esami di laboratorio.

Sia il colloquio neurospicologico che la valutazione dovranno essere svolti senza la presenza dei familiari, con i quali invece il colloquio verrà svolto prima e dopo.

Il tutto avverà nel rispetto della privacy del paziente e a seguito del suo consenso informato.