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Asportazione chirurgica nei con esame istologico- biopsia cutanea

Tutti i nevi possono, senza pericolo, essere asportati chirurgicamente. Oltretutto, l’asportazione di una lesione sospetta è l’unico modo per scoprire precocemente se si tratta di un melanoma e quindi di salvare la vita al paziente.


QUANDO E COME SI ASPORTA UN NEVO


Di fronte ad un nevo sospetto o che è divenuto tale, o ad un tumore cutaneo, il chirurgo-dermatologo provvede all’asportazione dello stesso, seguita da un esame microscopico del pezzo (esame istologico).
Solo l’esame istologico consente di avere una diagnosi di certezza, e a seguito di questa il dermatologo è in grado di stabilire se l’asportazione è stata sufficiente o se è necessario intervenire una seconda volta per motivi di radicalità oncologica, legati alla natura della lesione stessa.
L’intervento può essere effettuato ambulatoriamente, in anestesia locale, come quella che fa il dentista.
L’asportazione tanto di un nevo quanto di un tumore cutaneo, viene praticata con un bisturi a lama e vengono applicati dei punti di sutura che saranno rimossi dopo 10-15 giorni.


Negli stadi iniziali il melanoma è guaribile esclusivamente con una adeguata escissione chirurgica ; nel caso in cui la profondità della lesione è > 0,3 mm diventa essere necessario asportare anche uno o più linfonodi regionali dopo averli localizzati con un apposito esame (linfonodo sentinella).


La diagnosi finale viene fatta con l’esame istologico da parte dell’Anatomo Patologo


Interventi di asportazione neoformazioni benigne

Si tratta di interventi richiesti generalmente a scopo estetico di lesioni con carattere di benignità


NEVI E NEOFORMAZIONI CUTANEE BENIGNE

Generalmente è possibile limitarsi ad una escissione e sutura diretta; a volte, per neoformazioni più grandi, può essere necessario eseguire piccoli lembi cutanei, o innesti con cute prelevata a distanza.
In caso di minimo dubbio è sempre consigliabile fare comunquel’ esame istologico della lesione asportata . In casi particolari è possibile eseguire una semplice diatermia (coagulazione) con elettrobisturi o una ablazione con il laser .


Ovviamente ad ogni atto chirurgico residuerà sempre, anche se spesso poco visibile, una cicatrice. Vanno quindi sempre valutati e chiariti, prima di asportare una lesione cutanea benigna, i reali vantaggi, in termini di risultato estetico, che potremo ottenere. Ad esempio sarà conveniente asportare neoformazioni particolarmente grandi, rilevate, pigmentate ( antiestetiche) ed in sedi particolarmente fastidiose o a rischio ( zone di sfregamento o attrito, pianta dei piedi )


E' ovvio , e ripeto, che nel caso si tratti invece di un neo pericoloso , esso va asportato immediatamente indipendentemente dalla sede e dal fattore estetico, fermo restando che saranno messe in atto tutte le procedure atte a sortire il miglior risultato per il paziente.



dott. Longobardi Raffaele 338 3623479




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