IL FAMILY-BASED TREATMENT (TERNI)

Nel 2001 quattro ricercatori, James Lock, Daniel LeGrange, W. Stewart Agras e Christopher Dare, del Maudsley Hospital di Londra, hanno pubblicato un manuale di trattamento per anoressia nervosa negli adolescenti basato sulla famiglia: “Treatment Manual for Anorexia Nervosa: A Family-Based Approach”, ad oggi questo metodo è il trattamento maggiormente studiato per l'anoressia ed è il modello d'elezione da offrire ai giovani pazienti.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL METODO MAUDSLEY?

• Si applica agli adolescenti e ragazze/i di età iinferiore a 18 anni, che vivono in famiglia;

  
  

• è progettato per intervenire in modo aggressivo nelle prime fasi della malattia;

  
  

• nella fase iniziale il trattamento si concentra sul ripristino del peso;

  
  

• c'è il totale coinvolgimento della famiglia;

  
  

• è un trattamento a breve termine (nove mesi di durata circa).

  
  

IL TRATTAMENTO consiste in tre fasi:

1° FASE (2-3 MESI) i genitori aiutano la figlia/o a ripristinare il peso;

2° FASE (2-3 MESI) la gestione dell'alimentazione viene rimessa nelle mani della ragazza/o;

3° FASE (2-3 MESI) risoluzione delle problematiche individuali e dei disagi adolescenziali (terapia individuale) e conclusione.

PERCHE' COINVOLGERE LA FAMIGLIA?

Perchè ci sono molte evidenze che ci dicono che con i pazienti più giovani gli approcci di terapia familiare sono superiori ad approcci di terapia individuale (Russell et al, 1987; Eisler et al, 1997). Questo metodo a differenza delle terapie familiari più "tradizionali", comprende i genitori come soggetti fondamentali per il recupero del peso della loro figlia/o, sfruttando il loro amore e la loro esperienza.

I genitori, senza essere colpevolizzati o giudicati, hanno il compito di ri-alimentare il proprio figlio/a (con l'aiuto del terapeuta esperto) così come in una struttura specializzata fa il personale infermieristico.

Come potete notare questo metodo si concentra “saggiamente” su l'aumento del peso come prima priorità.

Tutti (nella prima fase della terapia) sono impegnati ad aiutare la ragazza/o ad aumentare di peso, e conseguentemente a migliorare il funzionamento dei processi fisici e mentali, poi successivamente si affronteranno tutti gli altri disagi (familiare, di coppia ed individuale).

PERCHE' UTILIZZARE QUESTO METODO?

Ormai tutti gli esperti del settore condividono l'idea che il recupero è meglio raggiunto quando i disturbi alimentari sono trattati nelle prime fasi, al fine di evitare la “cronicizzazione” difficile poi da gestire.

Da qui l'importanza:

• di diagnosticare il disturbo all'esordio,

  
  

• di intervenire immediatamente;

  
  

• di intervenire tutti insieme (terapeuta e famiglia come squadra);

  
  

• di lavorare per raggiungere un obiettivo comune: aiutare la ragazza/o nel più breve tempo possibile.

  
  

QUESTO METODO POTREBBE ESSERE UNA RISPOSTA AI CRESCENTI RICOVERI ED OSPEDALIZZAZIONI.

Questo articolo è stato pubblicato anche sul sito:

www.terninrete.it/terni/rubriche.asp?HL_CATEGORIA_ID=1043