Disturbi e conseguenze psicologiche ai traumi
- TRAUMATIZZAZIONE VICARIA:
è un tipo di traumatizzazione secondaria o indiretta tipica dei soccorritori. Può avviene, infatti, durante un intervento di soccorso, in cui egli, non per esposizione diretta, ma per il contatto con la persona traumatizzata, viva l’impatto come un trauma. I fattori di maggior rischio sono il fatto di essere eccessivamente coinvolto con la persona che sta soccorrendo (Può essere un familiare o un conoscente), oppure il non possedere le strategie efficaci per gestire la situazione di crisi.
I sintomi della traumatizzazione vicaria sono molteplici: depressione, stanchezza, irritabilità, sintomi psicosomatici, insonnia, ansia, affaticamento, problemi familiari. Possono essere presenti immagini e pensieri intrusivi ricorrenti che riguardano l'evento traumatico con cui sono venuti a contatto, difficoltà di concentrazione, rigidità, irritabilità, ritiro in se stesso, difficoltà respiratorie, problemi cardiaci, isolamento, scarsi contatti umani, abbassamento del tono dell'umore, impotenza.
- DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS (PTSD):
la persona è stata esposta ad un evento traumatico dove ha assistito alla morte di una o più persone o ha vissuto una minaccia alla propria vita. A questo evento ha risposto con intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore.
In seguito a tale evento la parsona rivive persistentemente l'evento nei seguenti modi:
La persona può presentare diversi di dei seguenti comportamenti/sintomi:
- comportamenti di evitamento agli stimoli legati al trauma
- incapacità di ricordare in modo fluido e continuo l'episodio traumatico
- sensazione di distacco
- aumentata vigilanza
- disturbi del sonno
- irritabilità
- difficoltà a concentrarsi
La durata del disturbo è superiore a 1 mese. Si parla di PTSD acuto se i sintomi durano meno di 3 mesi; di PTSD cronico se i sintomi durano più di 3 mesi e di PTSD a esordio ritardato se i sintomi compaiono dopo 6 mesi dall'evento.
Questo disturbo causa un forte disagio psicologico che va a compromettere il normale funzionamento lavorativo, sociale e personale.
- DISTURBO ACUTO DA STRESS:
come per il PTSD la persona è stata esposta ad un evento traumatico dove ha assistito alla morte di una o più persone o ha vissuto una minaccia alla propria vita. A questo evento ha risposto con intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore.
Durante e dopo l'esperienza traumatica la persona presenta sintomi dissociativi:
- sensazione di distacco o assenza di reattività emotiva
- riduzione nella consapevolezza dell'ambiente circostante (sentirsi intontito)
- derealizzazione
- depersonalizzazione
- amnesia dissociativa (incapacità a ricordare un aspetto importante del trauma)
L'evento traumatico viene rivissuto attraverso ricorrenti immagini, sogni, flashback... La persona tende ad evitare gli stimoli che evocano il ricordo. Sono presenti sintomi ansiosi e ipervigilanza
Il disturbo dura un minimo di 2 giorni e un massimo di 4 settimane. Si manifesta entro le 4 settimane dall'evento traumatico.
Questo disturbo causa un forte disagio psicologico che va a compromettere il normale funzionamento lavorativo, sociale e personale.
- STRESS DA TRAUMA SECONDARIO (STS):
è riscontrabile in chi vive con una persona che ha subito in prima persona un evento fortemente traumatico. Si presenta con un insieme di sintomi che mimano il PTSD e che dall'ansia vanno alla depressione, all'abbandono di livelli di autostima, la sensazione di sopportare un fardello eccessivamente pesante, dovuti anche al venir meno di un reciproco caregiving.
- DISTURBO DELL'ADATTAMENTO:
è lo sviluppo di sintomi emotivi e/o comportamentali clinicamente significativi in seguito a un fattore stressante di qualsiasi gravità, ma identificabile. Tali sintomi comportano un marcato disagio e causano compromissione significativa del funzionamento sociale e lavorativo.
I sintomi si sviluppano entro 3 mesi dall’esordio del fattore o dei fattori stressanti e si risolvono entro 6 mesi dalla cessazione del fattore stressante (acuto).
In condizioni particolari, i sintomi possono persistere per un periodo prolungato (più di 6 mesi) se si manifestano in risposta ad un fattore stressante cronico, come per esempio una malattia prolungata o ad un fattore stressante che ha conseguenze prolungate, come per esempio le difficoltà finanziarie in seguito ad un divorzio. (disturbo dell’adattamento cronico).
- CRITICAL INCIDENT STRESS SYNDROME (CISS):