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Mappatura dei distacchi
La fase di post elaborazione ottenuta con i softwares Flir “Build IR” e “Tools” ha permette di focalizzare termicamente ogni termogramma per esaltare le difformità termiche relative alle aree di distacco. Nel caso di indagine le soluzioni di continuità vengono evidenziate con tecniche di termografia attiva. In questo caso, la “bolla d’aria” contenuta nel distacco fungendo da isolante termico e possedendo una minore massa per unità di superficie, diviene, a parità di energia ricevuta, più calda rispetto alle aree limitrofe “sane”. Nel caso di superfici esterne il calore è offerto dall’irraggiamento solare , mentre nel caso di superfici interne bisogna operare secondo la termografia passiva, ovvero sollecitando termicamente l’area di indagine . Infine di immediata interpretazione sono le aree che vengono a contatto con acqua di imbibizione che determinano un sensibile decremento termico nell’area viziata e che sottrae calore dall’ambiente circostante per dar seguito all’evaporazione.Richiedi info