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Potenziamento prerequisiti apprendimento per bambini prescolari

Tuo figlio frequenta l’ultimo anno di scuola dell’infanzia ed ha difficoltà nel riconoscimento del suono e dell’immagine delle letterine o dei numeri? Ha un’attenzione labile e scarso mantenimento delle informazioni in memoria? Ha difficoltà nel contare mantenendo la corrispondenza uno ad uno con gli oggetti?



Sono queste alcune delle caratteristiche dei bambini frequentanti la scuola dell’infanzia o il primo anno della scuola primaria , che presenteranno maggiori difficoltà nello sviluppo degli apprendimenti (lettura, scrittura e calcolo) .


Per imparare a leggere, scrivere o usare i numeri, sono infatti necessarie sotto-abilità specifiche che permettono lo sviluppo della competenza più generale e la sua evoluzione ottimale: i prerequisiti dell’apprendimento.


I prerequisiti predispongono e preparano il bambino ad apprendere: alcuni ingredienti fondamentali all’acquisizione corretta della letto-scrittura sono ad esempio la discriminazione visiva e uditiva delle lettere, adeguata capacità attentiva e memoria a breve termine solida, capacità di fusione e segmentazione (delle sillabe prima e dei fonemi poi), coordinazione occhio-mano, accesso rapito al lessico, mentre per l’acquisizione delle abilità matematiche sono indispensabili l’associazione tra simbolo e nome del numero, la corrispondenza uno ad uno tra i numeri e gli oggetti contati, conoscenza e confronto tra numerosità diverse.


Chiaramente ogni bambino ha i suoi tempi per lo sviluppo di tali abilità e per l’acquisizione degli apprendimenti, ma esistono delle finestre temporali specifiche all’interno delle quali si richiede lo sviluppo di una determinata competenza: un ritardo o l’assenza di tale sviluppo deve essere indicatore per genitori ed insegnanti al fine di un approfondimento valutativo.


La valutazione di tali aspetti deve essere condotta con test oggettivi e standardizzati che permettano di osservare quanto la prestazione del bambino sia “lontana” rispetto a quella dei bambini della sua età e scolarità. Successivamente, il potenziamento dei prerequisiti diventa fondamentale per i bambini segnalati come “deboli, a rischio”, al fine di ridurre al minimo la probabilità di insuccesso scolastico. Bisogna infatti considerare che le differenze si accentuano con il passare del tempo: una lieve carenza a 5 anni diventa più severa a sette anni se non sono stati attuati degli interventi ad hoc, con inevitabili ripercussioni sulla motivazione allo studio e sull’autostima del bambino (Tressoldi, Vio, 1996).


Presso il Centro Phoenix è possibile seguire l’iter valutativo mirato all’individuazione delle caratteristiche del bambino al fine di potenziare in modo specifico gli aspetti di debolezza, lavorando in sinergia con la scuola e la famiglia. La precocità nella diagnosi e nell’intervento giocano un ruolo positivo nel determinare l’evoluzione sia cognitiva che emotivo-comportamentale del bambino.


Per maggiori informazioni: www.centrophoenix.net




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