Stress
Cosa si intende per stress?
Il Termine stress significa “pressione” ed è stato introdotto nell’ambito della medicina e della psicologia prendendolo in prestito dalla metallurgia e dalla fisica, dove indica la pressione che viene applicata ad un metallo per metterne a prova le doti di resistenza sotto sforzo ( Sanavio e Cornoldi, 2001). Il primo ad introdurre un uso scientifico del termine stress fu il fisiologo americano Walter Cannon (1929). Con il termine “reazione di allarme” Cannon descrisse la risposta fisiologica dell’organismo ad uno stimolo dannoso di qualunque natura. Selye (1971) ha definito lo stress come “la risposta non specifica dell'organismo ad ogni richiesta effettuata ad esso”. Lo stress non può e non deve essere evitato perché costituisce l'essenza stessa della vita, perciò non è una condizione patologica dell'organismo, anche se in alcune circostanze può produrre patologia, come quando lo stimolo agisce con grande intensità e per lunghi periodi. Selye sviluppò la teoria della sindrome generale di adattamento per descrivere il modo nel quale l’organismo affronta gli eventi stressanti. Egli distingue tre fasi:
La reazione di allarme è considerata una reazione di tipo adattivo per l’organismo che può prepararsi sia comportamentalmente che fisiologicamente all’attacco, alla fuga, o alla difesa nei confronti di un pericolo esterno. E’ caratterizzata da un pattern psicofisiologico indicativo di una generale attivazione del sistema nervoso simpatico, che comprende aumento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, aumento della frequenza respiratoria, vasocostrizione viscerale, incremento del flusso ematico alla muscolatura scheletrica ed aumento dell’attività elettrotermica.
Il sistema neuroendocrino è il principale mediatore tra le variazioni del sistema nervoso centrale (SNC) e le variazioni endocrine periferiche in condizione di stress. La risposta neuroendocrina allo stress è organizzata in due assi (Bear et al., 2007):
Lo stress si manifesta quando le persone percepiscono uno squilibrio tra le richieste avanzate nei loro confronti (troppo alte) e le risorse a loro disposizione per far fronte a tali richieste. Sebbene la percezione dello stress sia psicologica, lo stress può influire anche sulla salute fisica delle persone: abbassando le difese immunitarie, causando colon irritabile, gastrite, psoriasi, ipertensione, insonnia, tensione muscolare, mal di testa, ecc.
I dati riportati nella letteratura scientifica dimostrano che lo stress nella vita dell’individuo è associato ad un elevato rischio di infarto del miocardio. Evidenze sostanziali sostengono una cospicua influenza di fattori psicosociali stressanti nella patogenesi dell’ipertensione e delle malattie cardiovascolari ( Lovallo, 2005; Steptoe, 2008).
Come si può intervenire?
Lo scopo dell’intervento è di ridurre lo stress e di fronteggiarlo efficacemente, non eliminarlo. Questo può intervenire attraverso dei cambiamenti interni alla persona che le permettano di affrontare meglio situazioni ambientali (es. il contesto lavorativo) non modificabili.
Un approccio particolarmente efficace è quello cognitivo-comportamentale che offre alla persona degli strumenti per modificare pensieri e comportamenti dannosi al suo benessere psicofisico.
Altre tecniche di gestione dello stress sono focalizzate alla riduzione del livello di attivazione, che permettono alla persona di ottenere uno stato di rilassamento profondo (Sanavio e Cornoldi, 2001).
In questo modo la persona percepisce l’intensità del proprio stress, imparando ad esercitarsi per riportare alla normalità le proprie funzioni interne. In sostanza, si tratta di un sistema di monitoraggio continuo da parte del paziente del proprio stato di stress tale da permettere un rapido apprendimento del rilassamento. Il Biofeedback prevede un coinvolgimento attivo della persona nella propria terapia e rappresenta uno degli intervento primari nei casi di intolleranza o di inefficacia degli psicofarmaci. Il Biofeedback da risultati principalmente nel medio-lungo termine, trattandosi di una tecnica che va appresa e che richiede allenamento nel tempo.
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