Disturbi fonetico-fonologici
Vostro figlio parla “male”? Spesso non è comprensibile quando si esprime con il linguaggio? Fa errori nell’articolare le parole?
I disordini fonetico-fonologici sono disturbi del linguaggio che si manifestano con difficoltà nell‘ articolazione o nella competenza fonologica delle parole.
La maggior parte dei bambini fanno alcuni errori quando imparano a dire parole nuove. Un disturbo del linguaggio si verifica quando gli errori continuano anche dopo una certa età.
Un disturbo di articolazione è caratterizzato da una difficoltà ad emettere i suoni della lingua italiana. I suoni possono essere sostituiti, omessi o distorti . Questi errori di pronuncia possono rendere il linguaggio poco comprensibile.
Ogni suono (fonema) viene appreso in un’età differente, in base alla sua complessità articolatoria ed alle attitudini del bambino nell’apprendimento.
Dai quattro anni in poi, il bambino stabilizza la pronuncia di tutti i fonemi, anche di quelli che risultano più difficili (ad es. la /r/).
Il bambino può avere un disturbo di linguaggio se questi errori di pronuncia persistono oltre i quattro anni.
Per disordine fonologico si intende una difficoltà nella capacità di programmare la sequenza dei suoni che costituiscono la parola e di categorizzarli secondo parametri significativi.
In questo caso gli errori nella produzione delle parole sono molteplici e si manifestano con processi fonologici che semplificano la struttura della parola; il bambino può anche sostituire una certa categoria di suoni con altre.
Un disturbo di linguaggio fonetico-fonologico viene diagnosticato a partire dai 3 anni di età del bambino da uno specialista foniatra che invia successivamente a valutazione logopedica.
La valutazione logopedica viene effettuata mediante analisi dell’inventario fonetico-fonologico del bambino e tramite l’applicazione di test standardizzati che valutano le abilità prassiche linguo-bucco-facciali, l’articolazione verbale, la percezione fonetico-fonologica, le abilità comunicativo-linguistiche.
Tale analisi consente di evidenziare le caratteristiche del disturbo e in particolare di discriminare un disturbo articolatorio o fonetico (mancano dei suoni), un disturbo fonologico (usano male i suoni che hanno) o un disturbo fonetico-fonologico (mancano dei suoni e usano male i suoni che hanno).
A secondo delle peculiarità del disturbo viene programmato un piano di trattamento logopedico individuale e mirato a sviluppare le abilità uditivo-percettivo, neuromotorio-articolatorie e/o cognitivo-linguistiche per migliorare l’articolazione dei singoli suoni o ridurre gli errori nella produzione delle parole.
Durante il processo di acquisizione del linguaggio la competenza fonologica influenza notevolmente lo sviluppo delle capacità grammaticali, sintattiche e lessicali, dunque il trattamento logopedico risulta indispensabile a partire dai 3-4 anni del bambino.
Studi dimostrano come un trattamento logopedico precoce e intensivo riduce quanto più possibile il rischio di sequele sull’apprendimento scolastico.
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