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Impianti elettrici civili

All’affiancamento del cliente, nel predisporci alla valutazione delle necessità e soluzione dei problemi, sappiamo che le risposte non arriveranno esclusivamente dall’esperienza, dai manuali o dalle norme e direttive vigenti.
Per arrivare alla soluzione vagliamo diverse strade, in una dinamica di confronto lasciamo interagire esperienze, competenze e novità: questo è ciò che definiamo “interattività progettuale per lo sviluppo”.
Questo modo di operare, coltivato quotidianamente, applicato alle procedure di lavoro e organizzazione del tempo, rende attuabile ciò che a prima vista sembra difficilmente realizzabile.
La qualità che cerchiamo di imprimere nei nostri impianti, si svela chiaramente nei suoi pregi e nella comodità, senza che si avverta in alcun modo il lavoro e l’elaborazione che vi sono alla base.
Accompagnare verso determinate soluzioni il cliente e vedere la sua soddisfazione è per noi motivo d’orgoglio, soprattutto quando la fiducia accordata si evolve in una durevole partnership, con una costante manutenzione degli impianti e un elevato grado di integrazione.


La norma C.E.I. 64/8 detta le regole per gli impianti elettrici con tensione nominale fino a 1.000V in A.C. e fino a 1.500 V in D.C.
Rientrano nei campi di questa norma anche gli impianti elettrici posti a servizio degli edifici civili.
Nel febbraio 2011 è uscita una variante della norma, all’interno della quale si trova un allegato (ALLEGATO A) che, per la prima volta nella storia della normativa elettrica, detta regole precise ed inequivocabili sui limiti minimi prestazionali degli impianti elettrici a servizio degli edifici civili stessi.
L’allegato A, infatti, determina una classificazione della qualità degli impianti elettrici civili in tre livelli, denominati rispettivamente LIVELLO 1, LIVELLO 2, LIVELLO 3 .


CARATTERISTICHE MINIME DEGLI IMPIANTI ELETTRICI CIVILI (LIVELLO 1: minimo consentito per qualsiasi impianto)
In relazione alla superficie calpestabile dell’abitazione (depurata da box, cantine, garage), vengono fissati i seguenti valori minimi di potenza impegnabile: minimo 3 KW per superfici fino a 75 m2; minimo 6 KW per superfici oltre i 75m2.
L’appartamento deve avere un interruttore generale con funzioni di interruttore di emergenza (può coincidere con il generale di appartamento, solitamente già installato).
Si consiglia inoltre di strutturare gli impianti considerando l’impiego delle seguenti apparecchiature:


  • Differenziali con elevata insensibilità ai disturbi elettromagnetici oppure, in alternativa, con dispositivo di richiusura automatica;
  • Differenziali in classe A per la protezione di circuiti a cui fanno capo lavatrici e condizionatori, nonché apparecchiature con parti elettroniche;
  • Punti presa della cucina e della lavatrice con almeno una presa tipo Schuko;
  • Predisposizione dell’alimentazione elettrica per un’elettrovalvola di intercettazione del gas domestico, da porre nei pressi dell’ingresso del gas nell’abitazione.

Per gli standard minimi, che sono associati al livello 1 di classificazione di un impianto elettrico, si ha quindi una serie di elenchi che stabiliscono i numeri esatti dei punti presa possibili da collocare in ogni stanza della casa, come ad esempio le camere da letto, i bagni, cucine, garege, cantine e quant’altro.


Questi sono gli standard minimi per gli impianti definibili a “regola d’arte”; la classificazione per livelli, ovviamente, aumenta la qualità dell’impianto stesso e il suo valore, in maniera progressiva e determinata sia dal quantitativo di punti di utilizzo, sia dal tipo di impianto vero e proprio.


LIVELLO 1 : standard minimi definiti dall’elenco sopra riportato e sotto il quale non è consentito scendere.


LIVELLO 2 : tutti gli standard previsti dal livello 1, oltre ai quali è necessario installare un sistema di controllo dei carichi; a tale dispositivo devono essere associati uno o più relè di potenza che avranno la funzione di scollegare carichi non prioritari in caso di superamento della soglia prefissata; questo sistema permette di evitare distacchi fastidiosi della linea principale ;questo è considerato un livello intermedio, ma che garantisce già un livello
qualitativo superiore ai tradizionali impianti di base.


LIVELLO 3 : è un livello che prevede dotazioni impiantistiche ampie e innovative, con l’introduzione dell’uso della domotica. Vale la pena ricordare che, per attestare il concetto di impianto domotico, è necessaria la realizzazione di almeno quattro delle funzioni sotto elencate:


  • Impianto antintrusione
  • Controllo e gestione dei carichi
  • Gestione e comando delle luci (scenari luminosi)
  • Gestione delle temperature dei locali
  • Gestione e automazione delle tapparelle
  • Controllo remoto di più funzioni(via internet o via sms)
  • Sistema di diffusione sonora
  • Rilevazione fumi e incendio
  • Sistema anti allagamento e/o rilevazione gas

MB impianti è una ditta autorizzata a svolgere impianti elettrici su misura di qualsiasi livello, partendo dagli standard minimi dichiarati dalla legge fino ad arrivare agli impianti di “Livello 3″ pensati per chi considera la tecnologia una componente importante per ottimizzare la vita domestica.
Dalla progettazione, alla realizzazione, garantiamo qualità nei servizi e nel materiale da noi usato.
Contattaci per avere ulteriori informazioni e dettagli, per un sopralluogo con preventivo gratuito o per eventuale manutenzione di impianti già esistenti.




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