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Il FILLER a base di ACIDO POLILATTICO (PLLA) – SCULPTRA™

L’acido polilattico è un polimero dell’acido lattico che viene prodotto per sintesi chimica e ha una totale biodegradabilità e biocompatibilità se iniettato nei tessuti umani. E’ praticamente esente dal rischio di reazioni di tipo allergico. Inoltre, è immunologicamente inattivo e quindi risponde ai criteri di sicurezza indispensabili quando iniettiamo qualsiasi sostanza nel viso delle nostre pazienti.


L'Acido L-Polilattico (Sculptra™), è un prodotto che gode anche l'approvazione dell'ente americano Food and Drug Administration (FDA) , essendo indicato nella correzione dei segni della lipoatrofia, cioè la perdita del grasso del viso, che produce guance scavate, solchi e occhi incavati. Esso, inoltre, soddisfa tutte le esigenze di sicurezza, di affidabilità ed efficacia dettate dalle norme europee, infatti è marcato CE


Come funziona


Essendo l'acido polilattico un materiale di sintesi non necessita di test preliminare. Il prodotto, confezionato in un flacone di vetro, è sotto forma di polvere sterile in cui si aggiunge dell’acqua per preparazioni iniettabili (da 4 a 8 ml) e si lascia “riposare” per diverse ore ad una temperatura tra i 25 e i 35°C. Prima delle infiltrazioni si aggiunge eventualmente una piccola quantità di anestetico locale per ridurre il bruciore. Immediatamente dopo l’infiltrazione , il volume iniettato provoca un istantaneo riempimento (dovuto alla soluzione acquosa) delle rughe/depresioni che però dopo pochi giorni si riassorbe. I granuli di acido polilattico, dopo circa due mesi si riassorbono e inducono un aumento dello spessore del derma per formazione di neocollagene proprio . Quindi non restano materiali estranei nella cute poiché il prodotto viene biodegradato. Avviene, quindi, una ricostruzione graduale ed apprezzabile dello spessore cutaneo, che ottimizza l'aspetto delle rughe e delle aree depresse. Il volume iniettato, solitamente, non è definitivo e di norma sono necessarie alcune sedute (difficile da stabilire alla prima visita).


Applicazioni


L’acido polilattico è utilizzato in moltissime applicazioni chirurgiche, dalla chirurgia ortopedica a quella generale senza avere mai dato problemi.


Con l’acido polilattico è possibile:


  • ridurre la profondità di solchi e rughe del volto
  • correggere i difetti sottocutanei
  • trattare le cicatrici atrofiche acneiche
  • correggere le occhiaie
  • rimodellare le irregolarità del naso
  • correggere gli avvallamenti che residuano dalla liposuzione

Tecnica che utilizzo


A differenza dei comuni filler, l’acido polilattico, non si inietta direttamente nella ruga , bensì in tutta l’area interessata dalla depressione cutanea, poiché lo scopo non è il semplice riempimento ma la ristrutturazione e la volumizzazione della cute.


Per cui, lo inietto nel derma superficiale, profondo o nell’ipoderma con tecnica multistrato, a raggiera, a ventaglio, lineare sovrapposta, ad incrocio, ma non in bolo .


Effetti successivi


In seguito al trattamento può verificarsi un moderato rossore che permane per poche ore. Talvolta possono residuare delle piccole ecchimosi (lividi) che si riassorbono in 3-7 giorni e che comunque possono essere nascosti da un fondotinta coprente. E’ fondamentale massaggiare energicamente le aree trattate per i successivi 7-10 giorni per evitare che residuino dei piccoli accumuli di prodotto sottopelle (che possono essere palpabili) ma ovviamente non visibili.


Controindicazioni


L’aree dove l’acido polilattico non va assolutamente iniettato:


  • labbra
  • glabella (rughe del centro della fronte)
  • rughe del contorno occhi
  • collo
  • alle persone affette dalle malattie autoimmuni della pelle (lupus, sclerodermia, dermatomiosite)
  • in caso di suscettibilità a cheloidi/cicatrici ipertrofiche.

Numero e frequenza sedute


Il numero delle sedute varia secondo il grado del deficit e l’area da trattare. Inizialmente, faccio 2–3 sedute ravvicinate a distanza di circa 2–3 mesi. Successivamente, possono essere necessarie sedute di ritocco ogni 6–12–18 mesi.




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