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servizio pos (dal 30 giugno obbligatorio)

ll 30 giugno si avvicina la scadenza che obbliga ad accettare le carte di credito, ma il quadro normativo è incerto e confuso, ragion per cui, alcune categorie commerciali, sono già sul piede di guerra come l’ordine degli Architetti.



Considerata la confusione ( tutta made in Italy ), alcune categorie sono sul piede di guerra, come l’ordine degli Architetti, portando l’attenzione dinanzi al Tar del Lazio, c he per ora ne ha respinto la richiesta di sospensiva ma ancora non si è pronunciato nel merito. Servirebbe un nuovo provvedimento del governo che faccia chiarezza, ma al momento non sembra essere in cantiere.


Il problema si pone principalmente perché il Governo è in ritardo su un decreto ministeriale che potrebbe chiarire meglio termini ed eccezioni della normativa.
L’obbligo ad accettare pagamenti via carta di credito sta gettando nei dubbi - per non dire nel panico, in certi casi, gli esercenti e i negozianti, perché la normativa si presta ad alcune interpretazioni.


È evidente che la norma primaria (decreto “Sviluppo-bis” di ottobre 2012) imponeva a esercenti e professionisti di accettare pagamenti con carte di debito dal 1° gennaio 2014; termine poi prorogato al 30 giugno 2014 dal decreto “mille proroghe” (convertito in legge 27 febbraio 2014 n. 15, in vigore dal 1° marzo 2014). Con il decreto interministeriale del 27 gennaio 2014, il Ministro dello Sviluppo Economico (MSE), di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze (MEF), aveva però già emanato un provvedimento di attuazione per quanto disposto dal Decreto “Sviluppo-bis”.


Lo stesso decreto stabiliva che “ con successivo decreto, da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto possono essere individuate nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato rispetto a quelli individuati ai sensi dell'articolo 2 del presente decreto ”. Entro quindi il 26 giugno 2014 - quando scadono quei 90 giorni, il ministero potrebbe pubblicare un decreto che di nuovo stabilisca eccezioni alla norma , in termini sia di fatturato sia di importo.

Ad oggi l’obbligo è previsto per i pagamenti dai 30 euro in su. Evidenzio che, in base alla norma, il ministero ha la facoltà, ma non è obbligato a fare questo nuovo decreto (“ possono essere individuate ”).
Ad oggi inoltre non risultano bozze di lavoro, quindi stando così le cose è possibile che al 30 giugno quell’obbligo si applichi a tutte le categorie.


Insomma, una situazione confusa su cui il legislatore sarebbe chiamato a intervenire presto; certo prima della scadenza di giugno.


I migliori saluti




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